lunedì 18 maggio 2009

LA MAGIA DEL LINGUAGGIO

Cari lettori, riporto un brano molto interessante tratto dal libro " Persuasion Engineering TM " di Robert Dilts.




Il Meta Modello è probabilmente una delle cose più importanti da imparare per un professionista della comunicazione, perché è un modo di raccogliere informazioni di alta qualità dalle persone con cui si lavora, non importa di quale campo si tratti.


Il Meta Modello è stato sviluppato per la prima volta da John Grinder e Richard Bandler.


In effetti, è la primissima cosa che hanno creato insieme. Tutto il resto della PNL è stato scoperto e sviluppato ponendo le domande del Meta Modello.


Imparare il Meta Modello consiste essenzialmente nell’imparare come ascoltare ed identificare gli schemi nel linguaggio delle persone.


Vi presenterò gli schemi.


Comincerò con una storia a proposito della raccolta di informazioni e a proposito del Meta Modello.


Ero in Canada a tenere un workshop sull’ipnosi con un gruppo di persone, e c’era un signore che era un ipnotista. Ci raccontò una storia molto interessante.

Ci disse di una cliente che, tempo prima, si era rivolta a lui. L’aveva fatta sedere e le aveva fatto alcuni test ipnotici. Sembrava essere un soggetto che non avrebbe presentato particolari problemi e con cui aveva stabilito un buon rapporto.


Cominciò a fare questa induzione, con le più raffinate tecniche ericksoniane, usando le sottolineature per analogia, comandi nascosti, e tutte queste varie cose.


Dopo circa mezz’ora, la donna era ancora lì seduta con gli occhi aperti e non era successo niente. Alla fine si è fermato e le disse: “Caspita, non capisco cosa stia succedendo. Sembri avere una buona sensibilità, e sembra esserci un buon rapporto. Non riesco a trovare alcuna ragione per spiegarlo, ma non sembri andare in trance tanto facilmente.


Va tutto bene?” Allora lei gli dice: “Beh, non mi ha ancora mostrato una di quelle cose.”


Lui chiede “Quali cose?” e lei dice “Sa, la palla di cristallo.”

Lui pensa tra sé e sé: “Si riferisce a uno di quegli aggeggi che usavano gli ipnotisti d’altri tempi.”, ma si ricorda che forse ne ha una nel cassetto, che usava per fare delle dimostrazioni da palcoscenico.

Comincia a rovistare nell’ultimo cassetto, tira fuori questa cosa simile a un pendolo, e le dice “Intendeva questo?”

Lo solleva davanti a lei e lei fa: “Sì.” e sprofonda immediatamente in una profonda trance… (Risate).


Anch’io ho avuto un’esperienza simile quando stavo lavorando con una donna per il controllo del suo peso. Ho estratto la sua strategia e ho cercato di programmare una nuova strategia usando l’ancoraggio e cose simili. Pensavo di aver fatto un buon lavoro, invece ritornò una settimana dopo e disse: “Beh, ha funzionato un po’, ma continuo a non avere molto successo.”


Non riuscivo a capire perché. Alla fine, le chiesi se avesse mai cambiato un comportamento problematico prima di allora.


E lei rispose: “Beh, in un certo senso mi aspettavo che lei avrebbe fatto la stessa cosa che mi fece una volta il mio dentista.” Io domandai di cosa si trattasse esattamente, e lei mi raccontò che di solito era così nervosa quando andava dal dentista, che una volta lui, poiché non riusciva neanche a lavorare, le aveva detto: “Mi toccherà usare l’ipnosi con lei!”


Quindi, le aveva semplicemente afferrato il polso e le aveva ripetuto molte volte come sarebbe stata a suo agio la volta successiva che sarebbe andata da lui.


La donna mi disse: “Non sono andata in una trance profonda o niente di simile, ma sono stata molto sorpresa la volta dopo che sono andata dal dentista: non ero per niente nervosa.”


Così, dopo aver parlato un po’ con lei, mi avvicinai e, semplicemente, le dissi esattamente le stesse cose che aveva detto il dentista.


Usai la stessa intonazione che aveva usato lei quando imitava il suo dentista. La presi per il polso e le dissi, ripetutamente: “Rispetterai le indicazioni alimentari questa settimana, e perderai peso con naturalezza.”


Poi, le dissi che era appena stata in una trance ipnotica che avrebbe curato i suoi problemi, di andare a casa e di richiamarmi dopo una settimana.


Mi telefonò la settimana successiva e mi disse: “Wow, è fantastico! È proprio quello che volevo. Ho già perso tre chili.” Il fatto è che avevo provato con lei varie tecniche, ma con poco successo, finché non avevo chiesto l’informazione di cui avevo bisogno.


A quel punto, mi aveva letteralmente detto cosa dovevo fare per produrre un cambiamento, perché aveva un’esperienza di riferimento.


Ora, per me, è in questo che consiste il Meta Modello: essere in grado di aumentare la propria efficacia in qualcosa scoprendo questo tipo di informazioni specifiche.


Conoscere isolatamente l’ancoraggio, le strategie, o qualsiasi altra tecnica, non vi porterà da nessuna parte, a meno che non sappiate come e quando usarli.


Avrei potuto usare la mia strategia migliore con questa donna, ma era un’altra cosa quella che lei voleva, una cosa che occorreva fare prima che fosse disposta a reagire, proprio come la signora con cui aveva lavorato l’ipnotista.


Per me, il Meta Modello riguarda questo tipo di domande. Cosa ti occorre? Cosa succederebbe se lo facessi?

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