giovedì 21 maggio 2009

ESSERE UMILI

Riconosci i meriti, e spesso!
Senza i tuoi collaboratori, ben pochi dei tuoi sogni e dei tuoi piani diventerebbero realtà. Cogli tutte le opportunità che ti si presentano per esprimere il tuo riconoscimento del contributo di coloro che ti circondano, e apprezza i loro meriti, specialmente in pubblico.
Il feedback è una cosa rara nella maggior parte delle aziende, e un feedback positivo è la più rara di tutte. Quando hai dei dubbi, da’ agli altri il merito e attribuisci a te la colpa.
Se sei preoccupato per tua reputazione, non dartene pensiero. Quando i tuoi team raggiungeranno una costanza di risultati straordinari, la gente penserà che tu hai dato un contributo.

“Ottenere” qualcosa dipende esclusivamente da te.
Quando le cose non vanno come vorresti tu, assumitene la responsabilità, sia tua la colpa o meno. Un atteggiamento mentale incline alla assunzione delle responsabilità ti metterà in una posizione molto più potente, rispetto ad un atteggiamento colpevolizzante.
Passa regolarmente in rassegna le circostanze, chiedendo a te stesso: “Che cosa potrei fare in modo diverso (o smettere di fare) per fare la differenza in positivo?”.
Individua il comportamento specifico, e quindi agisci di conseguenza. Sarai sorpreso da quanto potere in più eserciterai sui fattori esterni, agendo in virtù del senso di responsabilità, piuttosto che in base all’attribuzione delle colpe alle altre persone.

Raccogli intorno a te consiglieri che ti ricordino che sei responsabile delle tue azioni.
Probabilmente hai già dei criteri di misurazione dei tuoi risultati. Assicurati di ricevere un feedback su come svolgi il tuo lavoro di ogni giorno. Sollecita attivamente terze persone a darti un feedback: amici, collaboratori del tuo stesso livello, colleghi.
Condividi con loro le questioni che stai affrontando e il modo in cui le stai gestendo, e chiedi loro una valutazione onesta. Assumi le tue responsabilità nel modo migliore di cui sei capace.

Identifica i tuoi limiti.
Chiedi a te stesso: “C’è qualcuno al mondo capace fare il mio lavoro meglio di quanto io stia facendo in questo momento?”. Se la risposta è “sì”, trova quella persona e chiedile di guidarti per migliorare.
Se è “no”, accertati che sia questa la risposta giusta, chiedendo ai tuoi consiglieri, concorrenti, fornitori, clienti e collaboratori. Molte aziende hanno avuto tracolli rovinosi, perché ritenevano di essere le più forti, senza altre buone ragioni per crederlo che non fossero la loro presunzione e il loro ego.

Individua dei criteri di misurazione delle performance del tuo team (e delle tue).
Assicurati che le persone conoscano i loro obiettivi, e che sappiano di poter contare sul tuo aiuto per raggiungere quegli obiettivi. Ritieniti responsabile.
Se non raggiungi i tuoi obiettivi, rifiuta il premio produzione, rinuncia ad un aumento, e tratta te stesso esattamente come tratteresti un collaboratore che non ha centrato i propri obiettivi. Questo trasmetterà all’azienda un potente messaggio in merito all’importanza che attribuisci alla performance.

Chiedi ai tuoi diretti collaboratori, al tuo Capo o al tuo Consiglio di Amministrazione, e a qualsiasi altra persona con cui lavori, di darti un feedback un paio di volte all’anno.
Puoi utilizzare un processo di feedback a 360 gradi, o semplicemente farne richiesta in un’e-mail. È molto più facile ascoltare un feed-back sulla propria performance, se se ne è fatta esplicita richiesta.

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