domenica 27 dicembre 2015

7 MODI PER ESSERE PIU' POSITIVI


7 modi per essere più positivi




Di positività ne abbiamo bisogno tutti per essere felici e per rendere questo mondo, un posto migliore. Essere positivi rende più semplice e leggera la vita e ci permette di vivere meglio.

Ecco, qui di seguito, 7 modi per essere più positivi.



1. Sorridi

Un suggerimento che sembra banale, ma non lo è. Sorridere è il mondo più veloce ed efficace per diffondere positività intorno a te. 

Pensa a quando vai al supermercato, in un negozio o ogni mattina in ufficio: riesci sempre a regalare uno dei tuoi sorrisi o riversi i tuoi problemi e le tue preoccupazioni sugli altri? 

Tutti noi abbiamo giornate storte e battaglie personali che portiamo avanti silenziosamente, ma il mondo non ha bisogno della tua tristezza. 

Un sorriso può fare veramente la differenza nella giornata di una persona!



2. Non lasciarti influenzare dagli altri

Allo stesso modo, cerca di non lasciarti influenzare dalla negatività delle persone che riescono sempre a trovare un problema in ogni situazione e sono facili al lamento.

Anche la TV, i giornali e i social media ci bombardano con notizie allarmanti e tragiche. Certo, occorre essere coscienti di quello che accade intorno a noi, ma a volte è solo morbosità, certe notizie non aggiungono alcun valore alla nostra vita se non quello di alterare la nostra percezione della realtà e renderci agitati per cose che non possiamo controllare.





3. Pensare e pronunciare parole positive

Un altro dei modi più immediati per diffondere positività è prestare attenzione alle parole che usiamo per parlare a noi stessi e agli altri. 

Le parole hanno un potere magico: attraverso esse possiamo benedire (dire bene) o maledire (dire male), creare felicità o portare disperazione, scatenare rabbia… Le parole provocano emozioni, ecco perché occorre sceglierle con cura. 

Le affermazioni positive sono molto efficaci per cambiare il nostro dialogo interiore. Scrivile su dei post-it e mettile sui muri di casa, sul tuo computer e in posti dove siano sempre visibili. 

È in questo modo che puoi lentamente modificare il tuo inconscio.



4. Allena l’abitudine alla gratitudine

La gratitudine è la polverina magica che ci fa rendere conto di quanto sia bella e abbondante la nostra vita. 

Ogni sera, prima di addormentarti, pensa alle cose per cui sei grata/o e a ciò che ti ha reso felice quel giorno, anche le cose più piccole. 

Facendo diventare questa pratica un’abitudine, attirerai ancora più abbondanza e positività nella tua vita, garantito.




5. Aiuta gli altri

È scientificamente provato: aiutare gli altri ci rende profondamente felici. Ogni volta che compi un gesto gentile, stai diffondendo vibrazioni positive. 

Aiutare una persona anziana a portare le borse, aprire la porta per qualcuno, offrire di fare la spesa a qualcuno che è malato, aiutare una mamma col passeggino a scendere o salire le scale, cedere il tuo posto sul bus. Come vedi, di occasioni ce ne sono tante quotidianamente!




6. Lascia andare il passato e ogni attaccamento

A volte restiamo attaccati alla negatività del passato, portiamo rancore verso persone o situazioni già successe e che ancora influenzano la nostra vita nel presente.

L’unico modo per liberarsene è lasciare che il balsamo del perdono ammorbidisca il nostro cuore.

Molte persone pensano che perdonare significhi fare finta di niente o condonare: “Sì, mi hai fatto male, ma va beh fa niente”. Non è così. 

Perdonare significa concedersi il regalo di stare bene, di andare avanti nonostante quello che è successo e che comunque non si può modificare. Il più delle volte, l’altra persona neanche si rende conto del male che ci ha fatto e, mentre noi pensiamo di “fargliela pagare”, lei è felice e beata e va avanti nella sua vita, mentre siamo noi quelli che soffriamo.



7. Fai esercizio fisico

Quando ci sentiamo giù di tono, possiamo cambiare la nostra energia facendo dell’esercizio fisico.

Non occorre fare grandi maratone, anche una camminata all’aria aperta, meglio ancora se immersi nella natura, farà benissimo al nostro fisico e al nostro umore!

Tratto dal sito : http://www.blessyou.me/


domenica 13 dicembre 2015

IL VENDITORE TRADIZIONALE E' MORTO....CAMBIA STRATEGIA !! DIVENTA VENDITORE INBOUND

È arrivato il momento di invertire la rotta e cambiare finalmente strategia!


  • Basta con le solite tecniche obsolete finalizzate a disturbare di continuo i tuoi clienti;
  • Basta con quelle tristissime chiamate a freddo in stile telemarketing;
  • Basta con appuntamenti improvvisati e che si concludono sempre in modo disastroso;
  • Basta con le solite forme pubblicitarie che non portano mai risultati concreti;
Inutile girarci attorno: le modalità di vendita del venditore tradizionale vecchio stampo non funzionano più!

Ecco perchè è morto e defunto, ma ora dalle sue ceneri è nata una nuova figura di successo. Una figura vincente che finalmente sa davvero cosa vogliono i suoi clienti e come fare per attirarli naturalmente verso il proprio business…

Sai chi è?

IL VENDITORE INBOUND 

E chi sarebbe questo Venditore Inbound?

È colui che utilizza l’arma più potente di tutte: l’Inbound Marketing!

E vuoi sapere come fa a vendere? È molto semplice: smette di vendere!

Ti sembra un controsenso? Non lo è!

Ecco perché la strategia Inbound funziona davvero…


I 5 Punti di Forza del Venditore Inbound





1) Crea e Genera valore per i propri Clienti
Alla base della strategia di inbound marketing vi è prima di tutto la creazione di contenuti di qualità e davvero interessanti per il tuo target di riferimento che, come una calamita, attireranno in modo magnetico i tuoi potenziali clienti. 


Inizi a vendere sul serio quando praticamente smetti di fare il venditore! 

Capisco che possa sembrarti un controsenso, ma la strategia inbound mira proprio a questo: generare prima di tutto valore per i tuoi clienti, essere per loro una risorsa, una fonte inesauribile di notizie e informazioni utili che diano un reale valore aggiunto alle loro vite. Mi focalizzo per un attimo sul concetto di “generare valore”. 

Cosa significa tradotto operativamente? Vuol dire creare contenuti di qualità che invoglino le persone a seguirti nel tempo perché hai qualcosa di davvero interessante da dire e che può essere loro utile. Attraverso strumenti come i blog e i social media, puoi davvero essere un polo di attrazione per le persone interessate al tuo settore di mercato.



1°INBOUND TIP - Diventa una risorsa per il tuo cliente, raccontagli cose interessanti che gli siano davvero utili, vai oltre all’aspetto commerciale, conquista la sua fiducia e sii per lui un punto di riferimento costante!

2) Non Disturba e non Interrompe mai le Persone ma al contrario… le Attrae!

È inutile che te lo ripeta ancora perché tanto lo sai già: pensare che disturbando di continuo il tuo cliente prima o poi cederà e acquisterà il tuo prodotto è l’errore più grande che puoi fare! Il modo di vendere è profondamente cambiato. 

La vecchia tecnica del “chi l’ha dura la vince” non funziona più e anzi ti fa ottenere l’esatto contrario: il tuo cliente si infastidirà ancora di più e lo perderai per sempre. 

E tu non vuoi che accada questo, vero? Bene. 

Il Venditore Inbound fa proprio l’opposto di quello che farebbe il classico venditore: non disturba i suoi clienti, non li chiama insistentemente, non si presenta da loro all’improvviso e li sfinisce con mille discorsi pur di convincerli a comprare. 

Niente di tutto questo ma semplicemente da martello si trasforma in calamita! 

Devi sapere che le persone quando sono rilassate e davvero interessate ad un argomento, sono molto più propense a concederti la loro fiducia e a valutare con attenzione il tuo prodotto o servizio. 

La forza del Venditore Inbound sta proprio in questo: deporre il “martello” assordante e fastidioso di un modo di vendere assillante e non richiesto, che produce tanto rumore senza generare risultati concreti, per abbracciare la potenzialità straordinaria della “calamita” e del marketing magnetico, cioè l’inbound marketing! 

La calamita, che tradotta operativamente costituisce i contenuti che crei, non produce rumore ma in punta di piedi e in modo silenzioso, attrae la mente dei tuoi clienti, accende i loro pensieri, calamita appunto la loro attenzione. 

E puoi essere sicuro che se quello che racconti sarà davvero di valore, sarà direttamente il cliente stesso a cercarti e a seguirti. E un cliente che già hai conquistato e che ti stima, sarà molto più propenso ad acquistare!

2° INBOUND TIP - Deponi il martello dell’insistenza e diventa finalmente una calamita per il tuo cliente, crea per lui notizie interessanti, attrailo verso il tuo business con il potere magnetico di contenuti davvero utili e sarà lui spontaneamente a seguirti!




3) Trova Clienti realmente Interessati al proprio Prodotto/Servizio

Sai perché è bello essere un venditore inbound? Perché non spari mai sul mucchio e i clienti che attrai sono per la maggior parte davvero interessanti al prodotto o al servizio che vendi! 

Ti sembra solo una bella favola? Posso assicurarti che è la pura verità! 

L’inbound Marketing funziona davvero perché la selezione del cliente la fanno per te i contenuti che pubblichi. Solo infatti le persone davvero interessate al tuo business ti leggono e concorderai con me che è molto più semplice vendere qualcosa a qualcuno che già ti conosce e apprezza il tuo prodotto, piuttosto che a un perfetto sconosciuto. 

Il venditore inbound vende perché attira a sé solo clienti potenziali davvero interessanti al suo prodotto! 

La qualità è molto più importante della quantità. 

Se conquisti un cliente davvero, avrai la sua fiducia nel tempo, e sarà molto più ben disposto a seguirti e a valutare nuovi prodotti che potrai proporgli con strategie più classiche come il cross-selling o l’up-selling. 

In sostanza ciò che è davvero rivoluzionario del venditore inbound è che inizia a vendere solo dopo aver davvero conquistato il suo cliente.



3° INBOUND TIP - Le strategie di inbound marketing selezionano per te in modo naturale, solo i clienti davvero interessati al tuo business. Ricorda però di iniziare a vendere e a proporre il tuo prodotto/servizio solo quando sarai davvero sicuro di aver conquistato la stima del tuo cliente.


4) Fa Grandi Cose anche con un Budget Limitato

Arrivato a questo punto magari stai pensando che per essere venditori inbound occorra avere un budget di migliaia di euro… e invece no! 

Questo è un altro dei vantaggi interessanti dell’inbound marketing: puoi fare grandi cose e ottenere risultati straordinari spendendo veramente poco! Dove sta la fregatura? È qui che viene il bello: non c’è! 

Indubbiamente per scrivere contenuti interessanti che attraggano davvero il tuo target di riferimento comporterà un investimento di tempo notevole ma poi i frutti che raccoglierai ripagheranno ogni sacrificio.

Aprire un blog non comporta infatti ingenti somme di denaro, così come gestire i social media o eventuali campagne di email marketing. Trovi in rete molti strumenti completamente gratuiti per iniziare. E in più gli strumenti che utilizzi ti permettono di misurare in ogni momento l’efficacia della tua strategia così potrai correggere la rotta in qualsiasi momento.

4° INBOUND TIP - Non occorre avere migliaia di euro a disposizione per essere venditori inbound, ciò che occorre è investire al meglio il tuo tempo creando contenuti davvero originali.




5) Conquista i Clienti con Empatia ottenendo Stima e Fiducia nel Tempo

Sai perché il venditore inbound vende e quello tradizionale alla fine è morto? 

Semplicemente perché mentre il secondo cerca di vendere tutto a tutti, il primo instaura con loro un rapporto empatico finalizzato a comprendere a fondo i suoi reali bisogni e desideri. 

Ho parlato spesso di empatia perché la ritengo una qualità davvero straordinaria: è la capacità di comprendere a fondo gli altri, di vivere in profondità le loro emozioni e i loro stati d’animo. 

Se sai metterti sulla stessa lunghezza d’onda dei tuoi clienti, se riesci a calarti nella parte a tal punto da prevenire i loro bisogni e i loro desideri avrai fatto centro! I contenuti che crei mirano proprio a questo: a smuovere il tuo target dal torpore quotidiano in cui è avvolto e ad accendere in loro quella scintilla di interesse e curiosità che li porterà a sentirsi naturalmente attratti verso il tuo prodotto. 

Come ho già detto anche altre volte, la chiave per vendere qualcosa a qualcuno è l’emozione. 

Se sai toccare i tasti giusti e smuovere emozioni e sentimenti, catturerai la mente e i pensieri del tuo lettore in maniera ipnotica e da lì riuscire a vendere sarà molto più semplice!



5° INBOUND TIP - Fai leva sulle emozioni e i sentimenti per comprendere i veri bisogni e le necessità dei tuoi clienti e conquistali con il grande potere dell’ascolto empatico.


Perché Diventare un Venditore Inbound 
è la Scelta Migliore che Puoi Fare!

tratto dal sito : http://www.assodellavendita.it/


sabato 14 novembre 2015

COSA AFFERMA IL CORANO ?

ATTACCO AL CUORE 

Tanti anni fa per curiosità e per cultura personale lessi " il Corano " : 

"Chi uccide un uomo, uccide l'umanita' intera, chi salva un uomo salva l'umanita' intera" il Corano, capitolo 5 versetto 35.


E' evidente che cio' che e' successo questa notte non e' ispirato da queste scritture, per quanto mi riguarda evito di fare il loro gioco e di fare di tutta l'erba un fascio!

Esprimo  compassione e solidarieta' per chi sta soffrendo !!

Non esprimo odio per chi non sa cio' che fa!



Uniamoci in un abbraccio comune


mercoledì 11 novembre 2015

DA MANAGER A LEADER



Il manager gestisce, il leader guida. Il manager regolamenta, il leader trascina. Il manager è ragione e metodo, il leader cuore e passione.

Due ruoli difficili da conciliare in un'unica personalità. Due ruoli che BISOGNA far convivere nella stessa persona.

Che tu sia un dirigente aziendale, un piccolo imprenditore, un titolare di un esercizio, sei un manager... 

Devi gestire un'impresa e una squadra di persone, e per questo devi saper essere anche un leader. 

E allora ecco gli insegnamenti del leader di tutti i leader, Roberto Re: con stile concreto e molti consigli tratti dall'esperienza diretta, ti insegnerà a fare del tuo business e della tua vita un capolavoro.

Manager VS Leader:

"Chi era e cosa faceva il manager nel secolo scorso?

In passato il manager stava principalmente dietro la scrivania a sviluppare strategie e processi e comandava le persone impartendo ordini e direttive.

Passava la stragrande maggioranza del tempo nel suo ufficio, che spesso e volentieri si trovava lontano (meglio se qualche piano più su!) dal luogo in cui lavoravano i «sottoposti», persone con cui entrava in relazione saltuariamente e in modo perlopiù distaccato. 

Il rapporto tra il dirigente, il capo e la sua squadra era infatti assolutamente gerarchico e del tutto privo di familiarità. Capo e collaboratori facevano quasi parte di due «caste» diverse. 

L'immagine di Giandomenico Fracchia o del ragionier Fantozzi che entrano nell'ufficio del Megadirettore Galattico con mani spugnate e lingua felpata per la tensione non è nient'altro che la trasposizione in chiave comica di quello che era il tipico rapporto tra chi dirigeva e chi veniva diretto.

Chi era invece in quell'epoca il «leader»?

Solitamente era un trascinatore carismatico, un condottiero pieno di energia che motivava e ispirava la truppa. 

Magari un po' arruffone, oppure un po' indisciplinato, ma certamente una persona capace di smuovere le montagne!

Insomma manager e leader sono sempre stati definiti come due personalità diverse e spesso quasi contrapposte. 

Questa contrapposizione è ancora presente nell'immaginario collettivo e ne ho prova ogni volta che, introducendo il programma formativo Da Manager a Leader, chiedo ai partecipanti di elencare le caratteristiche specifiche del manager e quelle del leader.

Ai più attenti e analitici non sfugge il significato etimologico delle due parole: manager deriva dal verbo inglese to manage, che significa «gestire», mentre leader da to lead, che significa «condurre, guidare».

Dunque il manager gestisce l'organizzazione, il leader guida le persone.

Quindi emergono via via altre differenze e contrapposizioni:
  • Il manager è imposto dall'alto, il leader è riconosciuto dai collaboratori. 
  • Il manager ha autorità, il leader autorevolezza. 
  • Il manager stabilisce regolamenti e procedure per il funzionamento dell'organizzazione, il leader trasmette valori e principi alle persone. 
  • Il manager definisce ruoli e mansioni da assegnare alle risorse umane, il leader punta a sviluppare i talenti delle persone. 
  • Il manager studia piani di incentivazione, il leader motiva e ispira le persone. 
  • Il manager è un problem solver, il leader è un opportunity maker. 
  • Il manager si preoccupa di garantire il rispetto di standard e procedure, il leader promuove rinnovazione. 
  • Il manager è più focalizzato sul contenimento del rischio, il leader si assume i rischi del cambiamento. 
  • Il manager ha una prospettiva a breve-medio termine, il leader ha una visione a lungo termine. 
  • Infine, il manager è ragione e metodo, il leader è cuore e passione."

sabato 31 ottobre 2015

LE PAROLE PER MIGLIORARE LA VITA DI CHI AMI....E LA TUA..

LE PAROLE PER MIGLIORARE LA VITA 
DI CHI AMI....E LA TUA..





“Le parole possono distruggere una relazione o darle nuova forza. Possono rendere un bambino insicuro o aiutarlo a rafforzare la sua autostima. Possono sostenere te e chi ami durante un periodo difficile. Le parole possono fare la differenza nella vita di chi ti sta accanto e nella tua. "

L’uso consapevole del linguaggio può aiutarti a vivere rapporti personali più sereni e gratificanti, a sostenere i tuoi cari in modo più efficace e a ottenere risultati migliori nella vita sentimentale e lavorativa.

Il tuo modo di comunicare è uno straordinario insieme di strumenti in grado di trasformare il mondo che ti sta intorno, partendo da te stesso.

Le parole che ascoltiamo e pronunciamo creano le nostre emozioni, le nostre convinzioni e le nostre decisioni, ma nonostante tutte le parole che usiamo ogni giorno, difficilmente ci rendiamo pienamente conto di come queste influenzino (nel bene e nel male) le nostre vite.

A scuola studiamo per anni la grammatica, la sintassi, l’analisi del periodo, dedichiamo centinaia di lezioni a imparare le regole del parlare e dello scrivere, ma non spendiamo neppure un’ora per conoscere gli effetti che le nostre parole hanno quotidianamente su noi stessi e sugli altri. Questo significa che molte delle questioni che ci troviamo ad affrontare nella vita privata e sul lavoro sono dovute a problemi di comunicazione.

Disponiamo di uno strumento unico, probabilmente il più potente e straordinario che un essere vivente possa avere, il linguaggio, ma pochissimi hanno davvero idea delle cose meravigliose che si possono fare utilizzandolo in modo attento, preciso e consapevole. Ecco perché ho deciso di scrivere questo libro: per condividere quello che ho imparato in oltre venticinque anni di ricerche sui modi migliori di comunicare per capire e farci capire dagli altri.

Questo libro è un’occasione importante per riuscire a trasformare le tue parole in un dono prezioso per te stesso e per gli altri.”

lunedì 26 ottobre 2015

NATI LIBERI : NUOVO PERCORSO FORMATIVO PROFESSIONE COACH O TRAINER CERTIFICATO

Nati Liberi è un percorso professionale, della durata di quasi due anni, studiato da Accademia Italiana di PNL per chi vuole intraprendere la professione di trainer e/o coach certificato.

Il percorso si articola in più di 800 ore di formazione professionale con ben 4 corsi certificati a livello internazionale dalla Society of NLP di Richard Bandler.

Alla fine del percorso professionale Nati Liberi sarai un trainer e/o un coach certificato a livello internazionale e avrai a tua disposizione tutti gli strumenti per intraprendere una nuova professione. 

Ma Accademia non si ferma qua e ti garantisce anche 30 giornate di assistenza in aula, 50 ore di affiancamento e l’assistenza per il lancio della tua nuova attività.

Nati Liberi è un percorso unico nel suo genere perché ti accompagna dai primissimi passi fino alla pratica e all’avviamento della professione, attraverso un processo formativo completo.


Nati Liberi è un trampolino per intraprendere una nuova carriera o per portare all’eccellenza quella che hai già, anche grazie alle ore garantite di affiancamento e assistenza.

Nati Liberi è la porta d’ingresso verso le professioni di coach o trainer certificato.

Nati Liberi è il percorso:
  • per chi vuole cambiare;
  • per chi vuole migliorare;
  • per chi cerca nuovi strumenti;
  • per chi cerca nuove opportunità;
  • per chi cerca nuove soddisfazioni;
  • per chi vuole integrare la sua attività;
  • per chi vuole aumentare il proprio reddito;
  • per chi vuole sviluppare le proprie capacità.
Sei interessato alla professione di trainer o coach? Ti piacerebbe saperne di più? Vieni a scoprire tutti i dettagli di Nati Liberi il 7 novembre a Milano.

Tratto dal sito : http://accademiapnl.it

domenica 18 ottobre 2015

COS'E' L'AUTOSTIMA ?


COS'E' L'AUTOSTIMA


L'autostima è un'esperienza e, precisamente, l'esperienza che ognuno ha di se stesso.

Costituisce una risorsa molto importante, perché aiuta a godere più profondamente degli aspetti positivi della vita e ad affrontare con maggiore serenità quelli negativi.

Per quanto non sia vero che chi ha una buona autostima vive una vita priva di problemi, è certo che essa sia una condizione necessaria per stare bene. 

Inizia a pensare all'autostima come a una sorta di sistema immunitario.

Un sistema immunitario sano non ti può garantire che non ti ammalerai mai, ma riduce la tua vulnerabilità alle malattie e aumenta le tue possibilità di una guarigione veloce.




Chi ha una buona autostima gode infatti di alcuni indubitabili vantaggi:

  1. - è capace di affrontare più serenamente le difficoltà di base della vita
  2. - sa di meritare soddisfazioni personali e gratificazioni professionali e agisce per ottenerle
  3. - ha fiducia nella propria capacità di pensare, prendere decisioni appropriate, migliorare
  4. - reagisce in modo sano ed equilibrato ai cambiamenti e agli imprevisti
  5. - riesce a costruire relazioni equilibrate, soddisfacenti e durature

Il valore dell’autostima per la qualità della vita di una persona è evidente, così come è evidente l’impatto che ha quando manca: ci sentiamo in difetto con noi stessi e con gli altri, viviamo male la maggior parte delle situazioni, siamo in difficoltà perché molte cose ci sembrano un problema insormontabile.




L'AUTOSTIMA SI PUO 'MIGLIORARE 

È una delle tante qualità che abbiamo la possibilità di apprendere da piccoli, ma che anche in età adulta possiamo sviluppare, rafforzare e aumentare, mettendo in campo le giuste risorse. 

lunedì 12 ottobre 2015

PERCHE' UN CORSO DI FORMAZIONE DEVE RAGGIUNGERE UN MASSIMO DI 15 PERSONE

PERCHE' UN CORSO DI FORMAZIONE DEVE 

RAGGIUNGERE UN MASSIMO DI 15 PERSONE ?




Un paio di anni fa tenni un Corso di Formazione creato, organizzato dal sottoscritto presso l'Alleanza Assicurazioni e una volta terminato ho ricevuto la conferma che il numero minimo di partecipanti ad un corso di questo tipo DEVE necessariamente essere inferiore o uguale a 15 persone.


Sarebbe bello, sarebbe magnifico per gli ideatori e promotori dell’evento ricevere 500 o 1000 persone, magari alleggerendo di poco il prezzo di iscrizione, ma non ci sarebbero più vantaggi, di nessun tipo, per i partecipanti.


Quante volte abbiamo ascoltato grandi personaggi di PNL o altre materie affascinanti in grandi eventi ? Se devo riportare cosa ho imparato in quei giorni posso dire tranquillamente: “nulla di quanto non sapevo già”. E’ stato bello conoscere dal vivo alcune persone, ma nulla di più.



Se si supera il numero di 15 partecipanti :
– non potete seguire più tutti personalmente
– fare esercitazioni solo con un campione ristretto di persone
– si rischi di non portare a termine il programma


Personalmente, alla prossima occasione che mi capita di partecipare ad un evento con più di 500 persone rispondo: “preferisco vedermi il video”.

E tu cosa preferisci?


venerdì 2 ottobre 2015

MIO NUOVO LIBRO : PROFESSIONE INTERMEDIARIO ASSICURATIVO
















“Professione Intermediario Assicurativo” è un libro di 396 pagine pensato per aiutare tutti gli intermediari di assicurazione (agenti, sub-agenti, broker, produttori) a far crescere la propria attività.



L’obiettivo principale è offrire un supporto per guardare oltre la crisi della propria professione e del mercato, imparando nuovi modi di vendere e creare opportunità. 

Questo libro presenta la parte più stimolante delle esperienze vissute sul campo dallo stesso autore, durante lunghi anni d’attività, nonché quanto di meglio è stato scritto in tema di psicologia di vendita da noti studiosi dell’arte del vendere. L’autore non si è limitato a sottolineare l’aspetto psicologico della vendita, ma ha arricchito il testo con suggerimenti e consigli pratici, tratti dall’azione personale per conto di una delle maggiori società d’assicurazione italiane e dalle ampie conoscenze acquisite nel settore assicurativo e finanziario. 

Il libro è dedicato a chi svolge l’attività della consulenza finanziaria e/o assicurativa e desidera conoscere ed applicare le tecniche più importanti della Programmazione Neuro Linguistica sulla comunicazione e sulla vendita, i modelli di riferimento che riguardano la propria motivazione e le strategie avanzate per definire precisamente i propri obiettivi. 

È un’opera quindi frutto della pratica e, in poche parole, un testo destinato a chi voglia intraprendere la difficile ma appagante carriera dell’assicuratore, ma anche a coloro che, avendola intrapresa da qualche tempo, desiderano dare al proprio lavoro un’impronta più sistematica e quindi più produttiva. 

La chiarezza nell’esposizione e la praticità nell’utilizzo consentono al lettore di acquisire nuovi e formidabili strumenti per migliorare la propria attività, sviluppare nuove capacità in modo semplice e duraturo e prendere consapevolezza dei propri mezzi per raggiungere risultati e obiettivi finora mai sperati. 





domenica 27 settembre 2015

IL LINGUAGGIO DELLE EMOZIONI LEGATE AL LINGUAGGIO DEL CORPO



Le emozioni parlano attraverso il corpo, gli studi di Ekman nel settore sono ormai noti.

Sappiamo che la mente e il corpo lavorano in sincronia, ma non è mai stato chiaro quale fosse la distribuzione topografica delle sensazioni fisiche legate alle diverse emozioni.

Ora abbiamo uno studio scientifico che dimostra quanto le emozioni influenzano il nostro corpo, grazie ad una topografia delle emozioni di un team finlandese dell’università Aalto, pubblicata sulla rivista Proceedings of The National Academy of Sciences, (nota come PNAS).

I ricercatori hanno studiato 700 individui di varie popolazioni diverse, la scelta di coinvolgere occidentali ed orientali non è stata casuale, ma è servita a dimostrare che il codice delle sensazioni corporee legate alle emozioni è universale ed hanno indotto in loro, tramite racconti, film ed immagini, vari stati emotivi.

Hanno anche fornito ai partecipanti una mappa del corpo, dove dovevano indicare (con colori prestabiliti) in che punto del corpo sentivano di più alcune emozioni, ma anche dove le sentivano di meno, in risposta a ciò che veniva loro indotto.


Linguaggio del corpo o linguaggio delle emozioni?
Da oggi esiste una mappa! 






Dallo studio condotto dal dr. Nummenmaa, è emerso che, ad esempio: la paura e l’ansia attivano sensazioni non piacevoli nel petto, mentre la rabbia si avverte più sul petto, mani, viso e in alcuni punti della testa.


L’invidia si avverte molto nel viso e l’amore si avverte come una sensazione diffusa di calore su tutto il corpo.

Le sensazioni avvertite agli arti superiori sono risultate più importanti nelle emozioni come rabbia e felicità, mentre una sensazione di ridotta attività agli arti è stata riportata nella tristezza.

Altre emozioni come ansia, amore, depressione, disprezzo, orgoglio, vergogna, invidia, hanno mostrato una correlazione alle sensazioni corporee più debole, rispetto alle cosiddette emozioni primarie universali indicate da Ekman come: rabbia, paura, disgusto, felicità, tristezza e sorpresa, disprezzo.

Fanno eccezione ansia e depressione, che sembrano mostrare una strettissima somiglianza con gli stati della paura e tristezza.

A differenza di tutte le altre emozioni, che sono collegate a regioni specifiche, si è notato che la felicità si avverte su tutto il corpo.

Le emozioni sono legate al linguaggio del corpo 

Ciò che è emerso da questo studio, è l’importanza che lega le emozioni che viviamo, al linguaggio del corpo. 

Le emozioni non sono solo rappresentate dalla mente, ma anche dal corpo, e il fatto che siano universali, cioè hanno basi biologiche ed evoluzionistiche uguali per tutte le popolazioni, rende ancora una volta giustizia agli studi di Darwin, confermati poi scientificamente da Ekman e Friesen. 

Analizziamo la mappa delle emozioni

Nella mappa notiamo che quando un’emozione viene avvertita in una determinata parte del corpo, la scala cromatica si colora dal rosso al giallo in base alla sua intensità.

Le zone che invece non vengono sollecitate sono state riportate con colori freddi, che vanno dal nero (sensazione neutra) al blu.

Rabbia



L’emozione della rabbia (codice facs 1Au 4+10+7) concentra tutta l’energia nella parte alta del corpo.

La zona delle mani è molto attiva, questo spiega la reazione al combattimento del nostro cervello rettile in queste situazioni stressanti, oppure la voglia di sfogare la nostra energia spezzando un oggetto o battendo un oggetto (o un pugno) su un tavolo.



Paura
Paura - linguaggio del corpo

La sensazione di paura (codice facs au1+2+4+5+) attiva molta energia nella zona del cuore.

A volte questa emozione ci paralizza, ed è dimostrato dalla poca attivazione che i partecipanti all’esperimento del dr. Nummenmaa hanno riferito sentire nella zona gambe e braccia.
Non è un caso infatti che nella paura aumenta il battito cardiaco.

Disgusto



Quando qualcosa ci disgusta, può essere un cibo, un comportamento di una persona o anche può esser riferito ad un animale, proviamo una certa nausea.

Non è infatti un caso che nell’esperimento del dr. Nummenmaa i partecipanti hanno avvertito sensazioni più intense nella zona della gola e degli organi addominali.

Felicità
Felicità - linguaggio del corpo












L’emozione della felicità (codice facs au6 + 12 + 25) è l’unica emozione che è avvertita in tutto il corpo, sembra quasi che il corpo sprizzi gioia da tutti i pori, e non è solo il solito modo di dire.

Tristezza
Tristezza - linguaggio del corpo















Quando siamo pervasi dalla tristezza (codice facs au 1+4+6+7+11+15+17+43), il nostro corpo reagisce “disattivando” l’energia vitale da gran parte di esso.

Comunque, come si può notare dalla figura, resta una certa dose di energia al livello della testa e del cuore.

Sorpresa

La sorpresa è l’emozione più veloce a presentarsi, rispetto alle altre emozioni universali.

Non è un caso che il suo codice facs sia au 1+2+25+26, cioè, avviene un cambiamento improvviso nella parte superiore della testa con l’alzata delle sopracciglia e l’aprirsi della bocca.
Tutto ciò è rappresentato molto bene nella figura, come hanno riferito i partecipanti all’esperimento.



Ansia 



La sensazione di ansia è stata avvertita dai partecipanti sul torace, infatti gli arti superiori ed inferiori appaiono privi di energia.

Quando siamo presi dall’ansia, infatti, spesso rimaniamo pietrificati ed avvertiamo uno strato senso di leggerezza nelle gambe, come se non ci reggessero o fossero “sospese nell’aria”.

Amore

Amore - linguaggio del corpo














L’amore è stato avvertito come un’esplosione di energia, sopratutto nella parte alta del corpo, fino al bacino e organi sessuali.

Se si nota bene abbiamo anche la parte dell’addome che è interessata da questa attivazione energetica, cosa comporta? Lo sappiamo tutti, il classico vuoto allo stomaco o la sensazione di avere “delle farfalle”.

Il senso di leggerezza che viene avvertito dagli innamorati, che si sentono capaci di “volare” o essere sospesi nel vuoto, o avere la strana sensazione delle “gambe che non reggono”, è testimoniato anche dal fatto che l’energia nella parte inferiore del corpo, a livello degli arti è assente.

Depressione

Depressioni - linguaggio del corpo















Se nella tristezza si avvertiva un pò di energia a livello del cuore e nella testa, qui abbiamo una assenza totale di energia vitale.

I partecipanti hanno disegnato la mappa con colori freddi, come il blu per il torace e il cuore con il nero.

E’ uno stato dal quale è difficile uscire e possiamo dire che è lo stato più negativo in cui possiamo cadere.

Disprezzo
Disprezzo - linguaggio del corpo









Quando proviamo disprezzo (codice facs au 14) lo dimostriamo a livello del viso, infatti l’energia vitale si avverte in quella zona.

Il disprezzo è diverso dal disgusto, perchè se il disgusto viene provato verso un comportamento di una persona, un cibo particolare, o anche verso un animale, il disprezzo è esclusivamente verso una persona.

La freddezza che i partecipanti hanno indicato, è anche a livello della zona sessuale, a testimoniare ancor di più il fatto che se una persona la disprezziamo, lo facciamo a tutti i livelli.




Orgoglio 




Nell’orgoglio le sensazioni sono state registrate nella testa e nella parte toracica. Rientra anche nei modi di dire che l’orgoglio gonfia il petto.
Vergogna
Vergogna - linguaggio del corpo












Nella vergogna notiamo una concentrazione dell’energia sulle guance , infatti non è un caso che il rossore sulle guance è indice di questa emozione.

Tratto dal sito : http://www.group.formaementis.net/

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