sabato 30 giugno 2012

COS'E' IN REALTA' LA PNL E QUALI VANTAGGI PUO' OFFRIRTI...

La Programmazione Neuro-Linguistica, ovvero lo studio della struttura dell’esperienza soggettiva
Dopo averla creata, Bandler e Grinder hanno definito la Programmazione Neuro-Linguistica come lo studio della struttura dell’esperienza soggettiva. Cosa significa?
Cos’è in realtà la PNL e quali vantaggi può offrirti?

 1. STUDIO
In ogni contesto, il termine STUDIO implica un percorso di costante ricerca e indagine.

Quindi, cosa studia la PNL?

La PNL studia, osserva e modella gli schemi di eccellenza di quelle persone capaci di produrre risultati straordinari nel proprio ambito di specializzazione, che può spaziare dalla psicoterapia agli affari, dall’arte alle scienze, dalle abilità di vendita alla comunicazione in pubblico, solo per fare alcuni esempi.

Lo scopo di questa ricerca è la scoperta della differenza che fa la differenza tra prestazioni scadenti, nella media ed eccezionali.




2. STRUTTURA
Il termine STRUTTURA mette l’enfasi sul processo, invece che sul contenuto.

La PNL non si interessa delle speci?che decisioni che le persone prendono o delle specifiche azioni che esse compiono, piuttosto del processo che le conduce a decidere e ad agire.

Al PERCHÉ, la PNL preferisce il COME e ricava la maggior parte delle proprie tecniche dal porre le domande “Come fai a saperlo?” o “Come fai a farlo?”




3. ESPERIENZA SOGGETTIVA
L’ESPERIENZA SOGGETTIVA è l’insieme dei pensieri, delle convinzioni e delle emozioni che costituiscono la mappa di riferimento di ogni singola persona. Pur non corrispondendo alla realtà, la mappa la condiziona enormemente, agendo come un filtro: la mappa può aiutare la persona a liberare tutto il proprio potenziale o può limitare uno o più aspetti della sua vita.

Identificare quelle forze invisibili che sono alla base dei tuoi comportamenti, dei tuoi pensieri e delle tue emozioni, ti regala la più preziosa delle libertà: la libertà di scelta.

Ti sei mai chiesto quali aspetti di te stesso ti piacciono di più? Quali invece desideri migliorare?
C’è qualche schema di comportamento che ti limita, a casa o sul lavoro, e che vorresti sostituire con uno più efficace?




Con la PNL puoi studiare la struttura della tua esperienza soggettiva e imparare a dare ogni giorno IL MEGLIO DI TE.

Questa è la forza della Programmazione Neuro-Linguistica.

Questo è quello che può fare per te.





domenica 24 giugno 2012

CONTROLLO MENTALE....TECNICHE PROIBITE PER OTTENERE CIO' CHE VUOI....

Fermati e osservati!

Pensa al tuo corpo mentre stai leggendo questa e-mail. Sei in piedi? Sei seduto? Sei appoggiato a una parete o a una sedia?

Te lo chiedo perché è IMPORTANTE!
E non solo perché una buona postura oggi è meglio di un gran mal di schiena domani, ma perché la postura, cioè la posizione che facciamo assumere al nostro corpo, influenza direttamente il nostro stato mentale.

Proprio così.
Quando la mamma ti diceva che “si sta seduti con la schiena dritta” e tu da bravo bambino obbedivi, non ti limitavi ad accontentare la mamma e ad apparire come un angioletto agli occhi degli altri, ma finivi tu stesso per convincerti di esserlo!

Una postura eretta è sinonimo di apertura sociale e sicurezza di sé: come hanno dimostrato molti studi negli ultimi anni, si riflette nella capacità di generare pensieri positivi e di successo.
In altre parole, siedi eretto e composto e avrai una mentalità vincente; siedi come uno sfigato e diventerai tale in men che non si dica.

Chiaro, vero?

Questa è solo da base per l'espansione del tuo carisma... e questo è ciò che viene dopo:


CONTROLLO MENTALE 
Tecniche Proibite per Ottenere ciò che Vuoi.



Si può controllare la mente delle persone e spingerle a fare tutto quello che vogliamo?

La risposta è sì… e Dantalion Jones ci spiega quanto sia facile.

Sono sufficienti semplici frasi “innesco”, che agiscono nella mente delle persone, per influenzarle senza che sospettino di essere manipolate.

Adesso puoi:


• Aiutare una persona cara a superare una difficoltà o un cambiamento


• Aumentare le tue capacità di vendita o trovare facilmente un lavoro


• Imparare a usare giochi di parole con risultati esemplari


• Seminare disagio e insicurezza a tuo vantaggio


• Far nascere nelle persone sentimenti positivi duraturi



Con le tecniche verbali presentate in Controllo Mentale puoi questo e altro. Solo pochi di noi sono coscienti dell'effetto delle parole sulle persone e solo pochissimi sanno come usarle efficacemente.

La parola “impossibile” scomparirà di colpo dal tuo vocabolario.

Con Controllo Mentale puoi influenzare chiunque con il grande potere delle parole: se usate efficacemente esse sono lo strumento più potente a tua disposizione per piegare la realtà ai tuoi desideri.

sabato 16 giugno 2012

DOPO 20 ANNI UN PRINCIPIO ANCORA VALIDO...E IL CINEMA CI INSEGNA UN'ALTRA GRANDE LEZIONE..

Arrivare in cima alla montagna e trovare un sasso; un semplice, inutile sasso. Dopo anni trascorsi ad inseguire il successo e dopo la fatica della scalata lo spettro della delusione è quello che ci fa più paura. Così come la sensazione di rincorrere qualcosa che sfugge continuamente. 



“Il Cinema” ci “insegna” un’altra grande lezione. Riprendo integralmente il dialogo che hai visto nella scena tra il mentore ed il suo allievo: 

Socrates: Durante tutto il viaggio eri emozionato, eri felice
Dan: Perché credevo che avrei visto qualcosa.
Socrates: Eri come un bambino la mattina di Natale. Lo hai detto anche tu: fare questa gita mi ha fatto bene.
Dan: Perché nelle ultime tre ore aspettavo di vedere una cosa meravigliosa
Socrates: Cosa cambia?
Dan: Che qui c’è solo questo sasso.
Socrates: Forse avrei dovuto dirtelo prima di partire. Ma neanche io immaginavo cosa avrei trovato. Non lo sai mai. Mi dispiace che non sei più felice.
Dan: Il viaggio. Il viaggio ci rende felici non la destinazione.

Certo quello che sta accadendo intorno non aiuta a godersi il viaggio. 
Nel 1993 la prima edizione de “Le sette regole del successo” di Stephen Covey faceva la sua comparsa in Italia e per la prima volta sentivamo parlare della “sfera di influenza” contrapposta a quella di“coinvolgimento”. 
Oggi, nel 2012, a distanza di quasi 20 anni, il principio su cui si basa quella differenza è ancor più valido. Quando agisci a partire dalla “sfera di influenza” ti stai focalizzando su aspetti che puoi realmente condizionare con le tue azioni, in altre parole un possibile cambiamento dipende da te. Quando ti focalizzi sulla sfera di “coinvolgimento” le tue energie vengono dissipate per questioni che non potranno migliorare grazie al tuo diretto intervento, bensì dipendono da una più vasta serie di interazioni.

Ma allora che fare? Stare a guardare oppure agire? Ma poi soprattutto da cosa partire?

Non so se concordi con il mio punto di vista, ma le ricerche mi portano a pensare che quest’epoca, più di altre, è governata da continui paradossi:

- Un’economia sempre più veloce ti spinge ad essere competitivo per evitare la tua estinzione finanziaria. Dall’altro capo della corda la salute e la vita personale ti chiedono di rallentare i ritmi per evitare la disfatta sul piano umano.

- La tecnologia è stata creata per accelerare i tempi, accorciare gli spazi e ridurre i costi. Ma il risparmio è stato immediatamente assorbito in produttività. Facciamo molto di più rispetto a prima (in una sola settimana del 2012 sono circolati lo stesso quantitativo di dati dell’intero 2010)

- L’umanità sta accrescendo la sua consapevolezza grazie ad internet e ai social network. Le informazioni si moltiplicano e i popoli si risvegliano. Ma per poter continuare il “grande risveglio” abbiamo bisogno di sopravvivere e continuare a sfamare le nostre famiglie e questo richiede una grossa capacità di sintesi e azione focalizzata.

Sballottati come siamo da un estremo all’altro è facile cadere vittima dell’impotenza. Usando una metafora cinematografica (tanto per cambiare :-) ) siamo affetti dalla “sindrome Fantozzi”: non importa da quale parte ti volti, prenderai comunque mazzate. In psicologia la chiamano “incapacità acquisita”: a forza di provare dolore finisci per non muoverti più e subire a prescindere.

In particolare negli ultimi tempi la tentazione di scoramento ha colpito molte persone. L’impressione di essere pedine su uno scacchiere chiamato “mondo” le sta condizionando, purtroppo negativamente. 
Ecco perché quello che ha detto Covey nel ’93 è più attuale che mai. E’ necessario partire da quello che possiamo cambiare e l’unica persona a portata di mano siamo noi stessi.

Il grande rischio è quello di voler cambiare tutto e per questo non riuscire a cambiare niente. Aspettarsi di trovare chissà quale “cosa meravigliosa” alla fine del viaggio, mentre invece troveremo solo un sasso ad aspettarci. Come dice Socrates nella scena, “non lo sai mai” cosa troverai alla fine del viaggio ma l’importante è partire, muoversi, scegliere.

Magari capiremo che il viaggio ci ha resi felici, nel frattempo avremo conosciuto persone, avremo superato difficoltà e questo ci avrà reso persone diverse. Quando l’uomo è impegnato a migliorare se stesso non può retrocedere, può solo salire ad un nuovo livello di coscienza superiore.

Forse allora, intorno a sé vedrà le cose cambiare grazie ad un approccio “dentro–fuori” che parte dall’unica sorgente che può cambiare tutto: l’umiltà dell’imperfezione.

Questo è il grande paradosso su cui si regge l’intera felicità: cercare il miglioramento pur sapendo di essere imperfetti.

Tratto dal sito " IL CINEMA INSEGNA " 

sabato 9 giugno 2012

SCOPRI LE ANTICHE CONOSCENZE PER SCONFIGGERE OGNI AVVERSITA' E REALIZZARE LA VITA CHE VUOI CON L'ESCLUSIVO PROGRAMMA ENTUSIASMOTHERAPY


In questo libro, per la prima volta, i 7 Killer dell’Entusiasmo vengono spiegati e descritti così da riconoscerli e contrastarli con i relativi 7 Antivirus per l’Anima per liberare il gigante imprigionato e poter spostare le proprie personali montagne, qualsiasi nome abbiano.

Con questo intento, Maurizio Fiammetta ha messo a punto il corso dell’EntusiasmoTherapy e il libro che si basa sul programma aggiornato del corso seguito sul web da migliaia di persone che hanno riscoperto l’essenza di ciò che permette di sconfiggere le difficoltà finanziarie, relazionali, spirituali e poter realizzare più prosperità, più pace, più gioia e più amore.

Maurizio è riuscito a racchiudere queste caratteristiche nel suo libro e penso che dovremmo essergliene grati. I suoi principi sono veritieri e confermati nel corso del tempo: i Killer dell’Entusiasmo sono universali e così i loro Antivirus.

Giocosità contro Seriosità, per esempio, è uno dei principi che rende la vita migliore ma se ne sente parlare troppo poco e in modo piuttosto superficiale. Lo stesso vale quando si contrappone l’Apatia ai semplici ed efficaci rimedi suggeriti in questo test.




Maurizio Fiammetta

Maurizio Fiammetta, scrittore motivazionale, è il primo coach dell’Entusiasmo e Trainer di Sviluppo personale in Europa. 

Programmatore Neuro-Linguista e D.H.E. certified, la sua unicità sta nello straordinario connubio tra Sviluppo Personale e Spiritualità, sviluppato in oltre vent’anni di ricerca, di esperienze e attività. 

Ha dato vita ad alcuni percorsi formativi tra cui: il P.S.P. (Programma Sviluppo Personale); l’Antivirus per la Mente; l’EntusiasmoTherapy© e la Comunicazione TransFormAzionale. 

Ha promosso ambiti come il “Movimento della Gioia” (Joy Movement), il Club dell’Entusiasmo e l’EntusiasmoWorld.com, che si prefiggono l’intento di facilitare il processo per portare più Gioia, Amore e Prosperità nella vita delle persone. 

Oltre ad avere acquisito specifiche abilità e competenze dai migliori trainer a livello mondiale, ha accumulato una straordinaria esperienza con grandi leader spirituali apprendendo e sperimentando in prima persona quello che oggi presenta nei suoi training on line e corsi in aula. 

È autore di molti libri, i più conosciuti sono “La Valle della Felicità”; “La Forza della Preghiera”; “il Codice del Successo”; “Antivirus per la Mente”, “La Forza dell’Entusiasmo” e “Le 7 Leggi della Ricchezza”. 

È autore dei videocorsi “Risveglia il Gigante”, “Il Codice del Successo” e “Antivirus per la Mente”.

domenica 3 giugno 2012

COSI SI ALLENA IL COLORE DELLA PROPRIA VOCE

Calda, avvolgente, oppure autoritaria, aggressiva, bassa o suadente, la voce cambia in base alle emozioni e al carattere della persona, al suo stato di salute e di vitalità. 
Però il volume, il tono e il timbro giusti, accompagnati da un atteggiamento positivo, trasmettono benessere a se stessi e agli altri. Vediamo come imparare a controllare e a migliorare la propria voce.


Tutti sappiamo che la voce è condizionata dalle emozioni, ma in pochi sanno che accade anche il contrario e cioè che le emozioni possono essere create, oppure modificate e controllate grazie alla voce. Lavorando su questo straordinario strumento, avendo coscienza del suo potere e poi affinandolo, si può davvero migliorare la qualità della propria vita e quella di coloro che ci ascoltano. 

Gli esperti classificano la voce in base ai colori:



  1. gialla, quando è allegra, simpatica
  2. blu, se è autorevole
  3. rossa, nei momenti di passione
  4. nera, se si manifesta rabbia e aggressività
  5. grigia, quando è apatica
  6. verde, quando è suadente e rilassata.

È proprio quest'ultimo tipo di voce che richiede concentrazione per dare benessere.



Ascoltarsi


Per prima cosa è necessario prendere confidenza con i propri toni, timbri e colore della voce. L'esperimento è ascoltare la propria voce registrata; il 98% delle persone dice di non riconoscerla e di trovarla poco gradevole. 
Esiste una grande differenza tra ciò che pensiamo di trasmettere e ciò che comunichiamo realmente. 
Solo in situazioni di rabbia o estrema tristezza trasmettiamo qualcosa di più, e questo dovrebbe insegnarci che dietro alle nostre parole dovrebbero esserci sempre delle emozioni, e più queste sono positive, più sarà facile comunicare simpatia e serenità che a loro volta predispongono chi ci ascolta a dare risposte positive.

Colore verde


Adottare un volume medio basso, abbassare il timbro di un tono rendendolo suadente, confidenziale, scandire le parole e pronunciarle lentamente, fare di tanto in tanto delle pause come in attesa di una risposta, di un intervento da parte dell'altro, colorare la propria voce con una nota allegra e felice. 
In questo modo si otterrà una voce verde, quella della fiducia, del rapporto costruttivo e della condivisione. 
Una voce così si può avere per dote naturale, ma si può anche apprendere nel tempo; andrebbe usata il più possibile, in famiglia e al lavoro, anche quando qualcuno è stato scortese o sta approfittando della nostra pazienza. 
I benefici sono in primis personali perché dona benessere e relax, ma è piacevole scoprire l'effetto che questa voce ha sugli altri: l'empatia, l'attenzione, il clima di collaborazione.


Esercitarsi


Per imparare o rafforzare il tono verde servono 3 settimane di lavoro per 5 minuti al giorno; poi servirà un esercizio continuo, ma che spesso diventa automatico.
Prima settimana: bisogna parlare con un volume medio basso, dicendo tutto quello che si vuole. 
Dopo un minuto abbassare il tono, dopo un altro minuto rallentare il ritmo e poi aggiungere delle pause e sorridere.
Seconda settimana: i 5 minuti quotidiani rimangono gli stessi però bisogna ascoltare una musica rilassante di sottofondo. 
In questa fase le parole devono essere scelte con cura e il discorso va costruito intorno a 10 termini positivi: piacere, dolcezza, benessere, bellezza, fiducia e emozione.
Terza settimana: ripetere gli esercizi della seconda settimana senza prepararsi il discorso, parlando a ruota libera. 
Questa volta le parole del benessere dovrebbero essere spontanee.

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