domenica 11 luglio 2010

DA SOGNO A OBIETTIVO RAGGIUNGIBILE...



Come ci stupisce sentire parlare di persone a cui non manca niente per vivere una vita straordinaria e che ciò nonostante sembra facciano di tutto per rovinare ciò che con tanti sforzi hanno ottenuto.




Pensiamo solo alle grandi star del nostro tempo: cosa può aver spinto Kurt Cubain, un giovane di 27 anni che con i suoi dischi aveva raggiunto la fama nel mondo, a trovare la forza di imbracciare un fucile e spararsi un colpo alla testa lasciando una figlia di due anni e una carriera lanciata verso le più alte vette.




La stessa cosa possiamo chiedercela per Elvis Presley, per Jim Morrison, John Belushi e tanti altri, che all'apice del successo si sono lasciati sconfiggere dalla droga e dall'alcol, senza nemmeno provare a reagire.



Anche scendendo dall'alto del luminoso firmamento musicale, non è difficile trovare molti altri esempi di persone che in poco tempo hanno distrutto famiglie o gettato al vento anni di lavoro e ricchezze. Gente che si è rovinata con il gioco d'azzardo o con una delle tante dipendenze devastatrici che caratterizzano il nostro tempo.

Scommetto che anche fra le vostre conoscenze esiste qualcuno che pur possedendo tutte le qualità per eccellere e per essere felice, ha trovato un modo per rovinarsi la vita, magari attraverso una relazione distruttiva o intestardendosi in un atteggiamento passivo e improducente o abbandonandosi ad abitudini decisamente dannose.


Cosa può spingere le persone a comportarsi in un modo così chiaramente incosciente?




La causa di tutto questo è l'incapacità di gestire i propri stati d'animo.




Queste persone si lasciano trascinare dalle proprie emozioni invece di guidarle.




Si sono dimenticate che tutti noi abbiamo il potere di creare e governare la nostra vita, che abbiamo il potere di scegliere i nostri stati d'animo.




E perchè lasciano che accada tutto questo?




Semplicemente perchè focalizzano la loro attenzione verso l'esterno, verso ciò che non fa parte del loro essere, piuttosto che verso l'interno, verso la loro vera personalità.


Sono persone che hanno legato la propria soddisfazione al giudizio degli altri e non alle proprie aspettative; persone per le quali l'amore esiste solo quando c'è qualcuno che continua a ripetere loro "Ti amo!", dimenticando l'amore più importante, quello verso se stessi; persone che aspettano che la felicità arrivi sotto forma di denaro, di fama, di sesso e non attraverso la realizzazione personale.




Comportandosi in questo modo è impossibile raggiungere la vera felicità, ma d'altronde è anche vero che così è molto più facile trovare una giustificazione per propri fallimenti e, spesso, è la soluzione più facile quella che le persone cercano.




Questo è un modo per fuggire dalle proprie paure e costruire barriere per salvaguardare il proprio bisogno di sicurezza. Sembra paradossale, ma in alcuni casi ci si abitua così tanto all'infelicità da trasformarla in uno strumento per proteggersi, piuttosto che in un'incentivo per cambiare e affrontare l'insicurezza.



E questo non capita solo agli altri.




Stringete ulteriormente il cerchio della vostra attenzione e fate il passo più corto ma allo stesso tempo più profondo: guardate dentro di voi.




Quante volte attuate atteggiamenti negativi solo per paura di affrontare l'insicurezza?




Non deve per forza essere qualcosa di particolarmente distruttivo, come l'uso di sostanze stupefacenti o il gioco d'azzardo. Anche comportamenti in apparenza meno rovinosi come procrastinare, abbuffarsi, tenere il rancore, alla lunga diventano per noi abituali e si trasformano in un arma a doppio taglio.




Infatti se da una parte ci fanno sentire sicuri, dall'altra impediscono qualunque cambiamento che possa migliorare la nostra vita.

Tutto questo non succederebbe se ci si ricordassimo che cambiare è in nostro potere.




Dobbiamo solo assumerci la responsabilità di farlo.




È vero, è molto più comodo colpevolizzare gli altri o gli eventi esterni piuttosto che assumersi le proprie responsabilità? Ma quanto ci fa crescere questo? Zero!




E la crescita è uno dei bisogni superiori dell'essere umano. Se non lo soddisfiamo ci sentiremo sempre inadeguati, vuoti e cercheremo di colmare questo vuoto con qualcosa che ci potrà anche far star bene nel breve periodo, ma che alla lunga sarà la nostra rovina.




Smettiamo di mentire a noi stessi. Siamo diventati così bravi a farlo che riusciamo a credere alle nostre menzogne. Tutti abbiamo un sogno. Dobbiamo agire, finire di subire passivamente e darci da fare per realizzarlo.




Possediamo tutto ciò che ci serve per arrivare ai nostri obiettivi.




La nostra mente è uno strumento fantastico.




Se ci crediamo davvero, se riusciamo a visualizzare ciò che vogliamo non possiamo non raggiungerlo. Abbiamo un potere di creare talmente forte, che qualunque cosa in cui crediamo si avvera.




E allora smettiamo di focalizzarci sugli aspetti negativi della nostra esistenza e concentriamoci su ciò che vorremmo diventare.




La storia è piena di esempi di persone "sfortunate" che hanno comunque saputo reagire, superare gli ostacoli e realizzare l'inimaginabile.




Oscar Pistorius è nato con una grande malformazione alle gambe che ha costretto i medici ad amputargliele all'età di undici mesi. Nonostante questo non si è fermato a lamentarsi e a imprecare contro questa maledetta vita così crudele e ingiusta. Si è rifiutato di vivere come un "diverso" e ha iniziato a praticare sport come tutti i suoi coetani: prima il rugby, poi la pallanuoto e infine l'atletica leggera, con la quale ha vinto diverse medaglie alle olimpiadi. Ha fatto tutto quello che gli altri giudicavano impossibile. Come ha potuto riuscirci? Ha semplicemente focalizzato la sua attenzione sugli obiettivi invece che sugli ostacoli e questo gli ha permesso di sfoderare al massimo tutto il suo potere.

Un potere che qualunque essere umano possiede.




Chiunque può diventare quello che vuole. L'importante è agire.




Dobbiamo allenarci a usare le nostre potenzialità e a non buttare via il nostro tempo e le nostre abilità, perchè non c'è niente di più triste nella vita che il talento sprecato.




Tratto da Hrd.

GLI ARTICOLI SONO INTERESSANTI ?