sabato 7 marzo 2009

LA COMPRENSIONE DELLA STRUTTURA DELLA PERSONALITA'...UNA STRATEGIA PER IL SUCCESSO

Esistono innumerevoli teorie del successo e su come essere vincenti.

La maggior parte di queste teorie è basata su concetti idealistici, quale ad esempio quello del “perfetto” leader che ci trasmette lo stile “corretto” attraverso il quale esercitare la propria leadership, oppure il venditore eccellente dall’impeccabile comportamento etc..

Gli studi scientifici mostrano che questi “ideali” che spesso servono da modello a metodi di insegnamento sviluppati in corsi e per-corsi, trascurano due fatti:

1. non esiste un tipo di successo “standardizzato”
2. non ci sono “ricette per il successo”

è vero, piuttosto, che i vincitori hanno caratteristiche personali ampiamente diverse e si avvalgono di metodi e tecniche molto varie.

Peculiarità dei vincenti è la loro “AUTENTICITÀ”, ovvero, la struttura della loro personalità è coerente con il comportamento che essi assumono, essi hanno infatti uno stile molto personale e adottano metodi e tecniche che calzano loro alla perfezione.

LA COMPRENSIONE DELLA STRUTTURA DELLA PERSONALITÀ DIVENTA UN FATTORE DETERMINANTE PER L’ATTUAZIONE CONSAPEVOLE DI UNA STRATEGIA DI SUCCESSO.

È stato scientificamente provato che le caratteristiche personali importanti nell’uomo dipendono dalla sua specifica struttura cerebrale.

Il famoso neurologo e ricercatore americano, il professore Paul MacLean (già direttore di uno dei più prestigiosi dipartimenti per lo studio comparato del cervello: il Department of Health, Education, and Welfare del National Institute of Mental Health del Maryland-U.S.A.), dimostrò che IL CERVELLO UMANO CONSISTE DI TRE SETTORI che differiscono in età per quanto riguarda la loro evoluzione e per le varie funzioni che essi devono svolgere, ognuna di queste “parti” rappresenta un momento evolutivo ben preciso della specie umana. Un po' come succede in un sito archeologico o con gli strati geologici delle montagne, anche il nostro cervello sarebbe il risultato finale di tre sedimenti stratificatisi durante l'evoluzione dell’uomo:

l'archipallium o cervello primitivo, costituito dal cervelletto e dal bulbo spinale;
il paleopallium o cervello intermedio, costituito dal sistema limbico;
il neopallium o neocortex chiamato anche cervello superiore, costituito dagli emisferi cerebrali.


Queste tre parti, ampiamente diverse tra loro, devono lavorare insieme nell’encefalo tripartito e devono comunicare l’una con l’altra, ciò nonostante, pur cooperando, ciascun settore cerebrale mantiene per sé le proprie specifiche “regole del gioco”, infatti, benché perfettamente coordinate tra loro, queste tre aree sarebbero, secondo MacLean, indipendenti l'una dall'altra e in grado di dominarsi reciprocamente.

L'idea, in sostanza, che la corteccia cerebrale dominasse e coordinasse l'intero funzionamento del cervello, viene così a cadere.

In altre parole, la teoria dei tre cervelli obbligò a riformulare tutte le ipotesi fino allora avanzate sull'elaborazione dei pensieri, delle intuizioni, delle emozioni e sulle cause dei comportamenti nell'essere umano, inclusa la malattia, questo nuovo paradigma scientifico costituisce infatti uno dei pilastri su cui si è sviluppata la medicina psicosomatica.

Il comportamento umano si esplicita nell’interazione tra la reazione istintiva e intuitiva del TRONCO CEREBRALE, con la reazione impulsiva ed emozionale che parte del DIENCEFALO e la fredda reazione razionale generata dalla NEOCORTECCIA.

Vediamoli meglio questi tre settori:

IL TRONCO CEREBRALE
È la parte più antica del cervello, dove sono immagazzinati milioni di anni di esperienza, sede degli istinti e del senso della vita, corrisponde al cervello rettile ed è, appunto, la sede degli istinti primari e di funzioni vitali come per esempio il controllo del ritmo cardiaco e respiratorio

IL DIENCEFALO
È la parte cerebrale delle emozioni, dell’autoaffermazione nella lotta per la sopravvivenza, corrisponde nella scala evolutiva al cervello dei mammiferi, specie di quelli più antichi ed è coinvolto nell'elaborazione delle emozioni

LA NEOCORTECCIA
È la sede cerebrale del pensiero razionale e cognitivo, dell’azione pianificata e della previsione; è il cervello più giovane in termini evolutivi ed è esclusivo dei primati.


Ogni persona da un proprio personale “apporto contributivo” a questi tre settori encefalici che rimane costante in età adulta: si tratta della BIOSTRUTTURA INDIVIDUALE.

L’antropologo Rolf W. Schirm, nell’ANALISI BIOSTRUTTURALE ha definito e identificato gli atteggiamenti tipici, i comportamenti e le reazioni, che mostrano una chiara correlazione con i tre settori dell’encefalo.

Da qui si è potuto sviluppare il test formulato con lo scopo di realizzare l’autoanalisi della propria biostruttura (STRUCTOGRAM).

Ognuno attraverso le domande del test trasferisce le sue risposte in forma codificata su un disco mobile colorato e ne ricava il proprio STRUCTOGRAM, la sua personale biostruttura rappresentata in forma grafica.

Lo STRUCTOGRAM offre la chiave per capire se stessi, cioè l’esatta comprensione della propria biostruttura e con essa le sue opportunità, i suoi punti di forza, di debolezza e vulnerablità, i deficit, la sua forma espressiva più efficace e le pratiche più adatte al suo stile individuale.

Invece di generici “codici comportamentali”, la PERSONALITA’ UNICA dell’individuo è messa in primo piano affinché il suo personale potenziale possa essere sfruttato appieno.

Il TRIOGRAM
offre la chiave per capire gli altri.
Si impara a riconoscere la biostruttura altrui e diventare più sensibili rispetto al comportamento del nostro prossimo.
Il TRIOGRAM serve anche ad analizzare i gruppi di lavoro e costruirli in maniera ottimale, attribuendo ai collaboratori compiti e mansioni che ne rispettino lo Structogram, essi opereranno in armonia con la loro biostruttura, ottenendo performance migliori.

LA CHIAVE PER LA VENDITA MIRATA, offre gli strumenti per identificare le ragioni individuali che spingono all’acquisto ed utilizzare le leve motivazionali più appropriate, nell’ottica di un corretto rapporto con il cliente.

Anche il PRODOTTO/SERVIZIO ha una sua “biostruttura” che il partecipante impara a riconoscere e valorizzare

L’Analisi Biostrutturale è stata testata per molti anni in tutte le aree di mercato.

Semplificando, nell’Analisi Biostrutturale si possono distinguere: le STRUTTURE BASE, IMMUTABILI, biogenetiche (date dalla natura) ed i TRATTI della personalità MUTEVOLI ED AMBIENTALI (acquisiti); si è visto inoltre che uno stato di stress emerge se, per un periodo di tempo, una persona “TENTA DI ADDESTRARE SE STESSA” (o si lascia addestrare) ad agire in una determinata maniera, che non coincide con la propria struttura base, lo stesso avviene se, in modo continuativo, è obbligata ad adottare un comportamento che non è coerente alla propria NATURA AUTENTICA (struttura base).

A parte il fatto che essa non riuscirà mai ad apparire convincente, i conseguenti risultati negativi si manifestano con sentimenti di incapacità a fronteggiare le situazioni, rabbia, frustrazione, insoddisfazione e disagio, come pure potranno verificarsi dei disturbi psicosomatici.

L’Analisi Biostrutturale, apporta il suo contributo rendendo riconoscibili quei tratti della personalità che possono in un certo qual modo mutare e mostra come sia possibile ottenere un sviluppo della propria personalità in armonia.
Fonte : Post di Ivan Bianco del gruppo di Facebook :
" VENDITA MIRATA, STRUMENTI X VENDITORI CHE VOGLIONO VENDERE MEGLIO E DI PIU' "

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