domenica 22 marzo 2009

IL COACHING

Il coaching mira a rendere la persona consapevole delle risorse a sua disposizione, dei reali punti di forza e del proprio stile relazionale, concordando di volta in volta gli obiettivi da raggiungere attraverso un linguaggio articolato e diretto nel dare e condividere il feedback, nell’esprimere gli obiettivi, nel formulare i concetti, nel sostenere e incoraggiare a superare gli ostacoli.


I benefici che più spesso se ne ricavano dal coaching sono:
  1. l’acquisizione di autonomia e consapevolezza, che si esprime nell’utilizzo delle proprie capacità in termini autonomi e non imposti;
  2. un maggiore coinvolgimento della persona interessata;
  3. un miglioramento della sua motivazione, essendo il coaching improntato all’azione;
  4. un aumento della responsabilizzazione, perché le azioni da fare sono scelte e perseguite dalla persona, protagonista del proprio sviluppo supportata dal proprio coach.

Tre elementi da considerare nel coaching:

  • la gestione attuale dei propri collaboratori;
  • il tipo di gestione utilizzato;
  • il concetto di maturità relativa dei collaboratori.


Il coaching è un’attività che ha la potenzialità di giovare sia alla persona che ricopre il ruolo di coach sia a colui che riceve la formazione. Il risultato ultimo è che un coaching mirato può migliorare la performance di individui, gruppi ed organizzazioni. Ma la realtà quotidiana di molti manager è che essi sono sottoposti ad una forte pressione per portare risultati a breve termine e, a volte, non sono abituati ad adottare uno “stile manageriale di coaching” perché spesso sembra richiedere uno sforzo supplementare e un certo livello di rischio.

Un manager deve accertarsi che il proprio impegno di coaching sia capito dal collaboratore, così come “quando”, “dove” ed “in che modo” potrà essere impartito.

Spiegare che il ruolo del coach non è di criticare o punire ma di migliorare le performance in uno spirito d’interesse reciproco, sarà il modo migliore perché il collaboratore accetti. Sarà altrettanto importante spiegare che il coaching è un’attività sistematica, che richiede tempo.

Cosa deve fare un buon coach:

  • Definire (le aree su cui intervenire, gli obiettivi, i piani di sviluppo, trovare le occasioni…).
  • Insegnare (affiancare, osservare e stimolare l’osservazione).
  • Valutare (monitorare, verificare, dare feedback e riceverli).
  • Sostenere (gli sforzi e l’apprendimento del collaboratore creando un clima di reciproca fiducia).
  • Pianificare i passi successivi.

giovedì 12 marzo 2009

COSA SIGNIFICA PNL ?

La Programmazione Neuro Linguistica è una metodologia di sviluppo personale sviluppata nei primi anni ’70 da Richard Bandler e dal linguista John Grinder e grazie al contributo scientifico diretto o indiretto di tanti altri studiosi (tra cui Gregory Bateson[senza fonte]).
Secondo gli sviluppatori di questa metodologia si tratta di un modello applicativo capace di facilitare il cambiamento, tramite un insieme di tecniche e strumenti (frutto anche dell'integrazione tra psicologia, linguistica, cibernetica e teoria dei sistemi) relativi alla comunicazione, alla percezione e all’esperienza soggettiva.
Il nome scelto dai fondatori della disciplina sintetizza queste componenti:

Programmazione: le modalità umane di comportamento sono variabili e si fondano sulla percezione e sull'esperienza individuali. C'è una gamma predefinita di comportamenti (programmi o schemi), che funzionano in modo inconsapevole ed automatico.

Neuro: ogni comportamento umano è fatto di processi neurologici. Il sistema nervoso riceve stimoli dagli organi di senso (vista, tatto, udito, olfatto e gusto) e li rielabora come percezioni e rappresentazioni.

Linguistica: i processi mentali umani sono codificati, organizzati e trasformati attraverso il linguaggio. Le parole sono ponti che collegano le rappresentazioni interne del mondo con l'esperienza. Il linguaggio è l'espressione individuale della nostra percezione soggettiva.
Anni Settanta: fondazione e primo sviluppo della PNL

La PNL fu fondata e sviluppata da Richard Bandler e John Grinder, sotto la supervisione del noto antropologo Gregory Bateson, all’Università della California, a Santa Cruz, tra gli anni ’60 e ’70. In quegli anni i seminari sul potenziale umano in California si svilupparono come un settore autonomo.
Gregory Bateson, ed in particolare le sue idee sul modellamento umano e sul concetto di mappa e territorio (la mappa non è il territorio) fu influenzato da Alfred Korzybski.
Queste idee furono adottate da Bandler e Grinder. Dal 1972 i fondatori della PNL furono molto interessati alle eccezionali capacità comunicative del terapeuta di scuola Gestalt, Fritz Perls, della terapeuta della famiglia, Virginia Satir e dal presidente fondatore della Società Americana della Ipnosi clinica, Milton H. Erickson.
Usando questi terapeuti come modelli, furono pubblicati La struttura della Magìa (1975) e I Modelli di Milton H. Erickson (1976, 1977). Alla fine degli anni ’70 Leslie Cameron-Bandler, Judith DeLozier, Robert Dilts e David Gordon lavorarono sia con i co-fondatori che separatamente per contribuire allo sviluppo della PNL.
Anni Ottanta: nuovi sviluppi e valutazione scientifica
Negli anni ’80, poco dopo la pubblicazione di La Programmazione NeuroLinguistica Volume I con Robert Dilts e Judith DeLozier, Grinder e Bandler si ritirarono.
Tra conflitti e cause legali per la proprietà intellettuale, la PNL cominciò ad essere sviluppata da diverse persone. Negli anni ’80 John Grinder e Judith DeLozier collaborarono a sviluppare una forma di PNL chiamata il Nuovo Codice della PNL che tentava di ripristinare un approccio PNL sistemico alla totalità mente-corpo.
Anche Richard Bandler pubblicò nuovi processi con sottomodalità e ipnosi ericksoniana in Using your brain: For a Change (1984). Contemporaneamente Anthony Robbins, che insegnava la PNL già alla fine degli anni ’70, cominciò una massiccia operazione di marketing incorporando elementi di PNL (ridefiniti come Condizionamento Neuro Associativo).
Altri studenti e professionisti di PNL elaborarono, definirono e svilupparono le loro integrazioni alla PNL. Michael Hall propose una PNL focalizzata sui cosiddetti “meta-stati” (una condizione in cui si cambiava posizione percettiva e si osservava il sé da una prospettiva più ampia tramite la coscienza auto-riflessiva).
Il suo sviluppo della Neuro-semantica ha apportato numerose correzioni al modello della PNL collocandolo maggiormente nel lavoro di Gregory Bateson, Alfred Korzybski e la psicologia cognitiva. Tad James sviluppò una tecnica terapeutica basata sulla linea del tempo (timeline) dove i clienti erano incoraggiati a visualizzare, e possibilmente a creare fisicamente la linea del tempo della loro vita (o tratti di essa), e poi ad alterarla e migliorarla.
Ulteriori contributi alla PNL vennero da Judith DeLozier e Connirae e Steve Andreas. Data la numerosità dei contributi e delle persone coinvolte, non si poteva identificare un modello definito ed univoco di PNL.
Alla fine degli anni ’80, le ricerche nel campo della psicologia del counseling sperimentale di Sharpley (1984, 1987) ed il Consiglio della Ricerca Nazionale degli USA diedero un giudizio complessivamente negativo della PNL. Seguì una sostanziale riduzione della ricerca sulla PNL. Inoltre la vita privata di Bandler (persosi nell'abuso di alcool e cocaina e coinvolto nel caso di omicidio di Corine Christiensen) ne fece perdere credibilità.
Anni Novanta: controversie, divisioni, e marketing

A luglio 1996, dopo molti anni di battaglie legali, Bandler fece causa a John Grinder e altri, reclamando la proprietà esclusiva della PNL sin dalla sua fondazione, ed il diritto esclusivo di usare il termine come marchio registrato.
Contemporaneamente, nel Regno Unito Tony Clarkson (un praticante inglese) chiese con successo alla High Court di revocare la registrazione inglese fatta da Bandler del marchio PNL, al fine di chiarire legalmente che PNL era un termine generico e non una proprietà intellettuale.
A causa della frammentazione della PNL e della mancanza di una struttura normativa che ne regolamentasse e disciplinasse la pratica per supervisionare un campo in così rapida crescita, sembrò arrivato il tempo per la PNL di essere proposta e pubblicizzata come l’ultimo rimedio, la panacea, o la soluzione miracolosa.
Cominciarono ad abbondare i modelli di dubbia qualità, così come l’applicazione pratica, in parallelo a iniziative prese in buona fede. Molti di questi approcci erano finalizzati al profitto e alla commercializzazione o al fascino New Age, piuttosto che basarsi sul realismo e sull’etica.
Nonostante la comunità PNL sia divisa, la maggior parte del materiale PNL riconosce il lavoro dei co-fondatori, Bandler e Grinder, e il gruppo di studio che li accompagnò negli anni ’70. Nel 1994 Michael Hall, psicologo della scuola del comportamentismo cognitivista, studiò e sviluppò con Bandler la neuro-semantica, un sistema per affrontare e risolvere alcune delle debolezze percepite della PNL.
Anni 2000: Risoluzione dei conflitti legali e regolamentazione governativa

Nel 2001 le controversie legali furono chiuse con la conciliazione tra Bandler e Grinder che si accordarono nell’essere identificati come co-fondatori della PNL. Dal 1978, un solo programma di certificazione a Practitioner di 20 giorni era stato utilizzato per la formazione dei terapeuti che intendevano applicare la PNL come titolo aggiuntivo alle loro qualifiche professionali. Con l’evolversi della PNL, le domande di iscrizione si estesero oltre l’applicazione terapeutica – emersero nuove modalità di formazione nella struttura dei corsi e la progettazione cambiò.
Oggi la durata e lo stile dei corsi varia da istituto a istituto. Negli anni ’90, in seguito a tentativi di mettere la PNL su un cammino più regolamentato formalmente in UK, altri governi cominciarono a certificare i corsi di PNL ed i relativi fornitori, come per esempio in Australia, dove un diploma in PNL è accreditato nell’ambito del “Qualifications framework” australiano (AFQ).
In ogni caso, la PNL continua ad essere un campo aperto di formazione dove non è definita alcuna “pratica di riferimento” ufficiale. Con differenti autori, formatori e practitioners che hanno sviluppato i loro propri metodi, concetti e definizioni, spesso tutte chiamate in modo indifferenziato PNL, gli standard di formazione e qualità variano molto.
In Europa, l’associazione di terapia di PNL sta promuovendo formazione in linea con gli standard europei. La molteplicità delle proposte e la mancanza di controlli hanno reso difficile distinguere su base comparativa i livelli di competenza , abilità e atteggiamento nei vari corsi di formazione PNL. Secondo Pete Schutz la durata del training in Europa varia da 2-3 giorni, per chi lo affronta per hobby, a 35-40 giorni, fino a 9 mesi per raggiungere un livello di competenza professionale.

lunedì 9 marzo 2009

EBOOK....RAI UNO....AL TG

" Dopo la rivoluzionaria news degli ebook con Sperling, siamo lieti di annunciare la presenza di Bruno Editore al TG1 per gli Ebook e gli Usb-Book, nell’edizione delle 8.00 di RaiUno, seguitissima da manager e imprenditori!

Il giornalista, Francesco Di Mario, autore della rubrica Personal Media, ha parlato del decreto Gelmini e dell’attuale situazione degli ebook in Italia.

Fonte : Post di Bruno Editore

Per vedere il Video :

http://www.youtube.com/watch?v=phndfbBWceA

sabato 7 marzo 2009

LA COMPRENSIONE DELLA STRUTTURA DELLA PERSONALITA'...UNA STRATEGIA PER IL SUCCESSO

Esistono innumerevoli teorie del successo e su come essere vincenti.

La maggior parte di queste teorie è basata su concetti idealistici, quale ad esempio quello del “perfetto” leader che ci trasmette lo stile “corretto” attraverso il quale esercitare la propria leadership, oppure il venditore eccellente dall’impeccabile comportamento etc..

Gli studi scientifici mostrano che questi “ideali” che spesso servono da modello a metodi di insegnamento sviluppati in corsi e per-corsi, trascurano due fatti:

1. non esiste un tipo di successo “standardizzato”
2. non ci sono “ricette per il successo”

è vero, piuttosto, che i vincitori hanno caratteristiche personali ampiamente diverse e si avvalgono di metodi e tecniche molto varie.

Peculiarità dei vincenti è la loro “AUTENTICITÀ”, ovvero, la struttura della loro personalità è coerente con il comportamento che essi assumono, essi hanno infatti uno stile molto personale e adottano metodi e tecniche che calzano loro alla perfezione.

LA COMPRENSIONE DELLA STRUTTURA DELLA PERSONALITÀ DIVENTA UN FATTORE DETERMINANTE PER L’ATTUAZIONE CONSAPEVOLE DI UNA STRATEGIA DI SUCCESSO.

È stato scientificamente provato che le caratteristiche personali importanti nell’uomo dipendono dalla sua specifica struttura cerebrale.

Il famoso neurologo e ricercatore americano, il professore Paul MacLean (già direttore di uno dei più prestigiosi dipartimenti per lo studio comparato del cervello: il Department of Health, Education, and Welfare del National Institute of Mental Health del Maryland-U.S.A.), dimostrò che IL CERVELLO UMANO CONSISTE DI TRE SETTORI che differiscono in età per quanto riguarda la loro evoluzione e per le varie funzioni che essi devono svolgere, ognuna di queste “parti” rappresenta un momento evolutivo ben preciso della specie umana. Un po' come succede in un sito archeologico o con gli strati geologici delle montagne, anche il nostro cervello sarebbe il risultato finale di tre sedimenti stratificatisi durante l'evoluzione dell’uomo:

l'archipallium o cervello primitivo, costituito dal cervelletto e dal bulbo spinale;
il paleopallium o cervello intermedio, costituito dal sistema limbico;
il neopallium o neocortex chiamato anche cervello superiore, costituito dagli emisferi cerebrali.


Queste tre parti, ampiamente diverse tra loro, devono lavorare insieme nell’encefalo tripartito e devono comunicare l’una con l’altra, ciò nonostante, pur cooperando, ciascun settore cerebrale mantiene per sé le proprie specifiche “regole del gioco”, infatti, benché perfettamente coordinate tra loro, queste tre aree sarebbero, secondo MacLean, indipendenti l'una dall'altra e in grado di dominarsi reciprocamente.

L'idea, in sostanza, che la corteccia cerebrale dominasse e coordinasse l'intero funzionamento del cervello, viene così a cadere.

In altre parole, la teoria dei tre cervelli obbligò a riformulare tutte le ipotesi fino allora avanzate sull'elaborazione dei pensieri, delle intuizioni, delle emozioni e sulle cause dei comportamenti nell'essere umano, inclusa la malattia, questo nuovo paradigma scientifico costituisce infatti uno dei pilastri su cui si è sviluppata la medicina psicosomatica.

Il comportamento umano si esplicita nell’interazione tra la reazione istintiva e intuitiva del TRONCO CEREBRALE, con la reazione impulsiva ed emozionale che parte del DIENCEFALO e la fredda reazione razionale generata dalla NEOCORTECCIA.

Vediamoli meglio questi tre settori:

IL TRONCO CEREBRALE
È la parte più antica del cervello, dove sono immagazzinati milioni di anni di esperienza, sede degli istinti e del senso della vita, corrisponde al cervello rettile ed è, appunto, la sede degli istinti primari e di funzioni vitali come per esempio il controllo del ritmo cardiaco e respiratorio

IL DIENCEFALO
È la parte cerebrale delle emozioni, dell’autoaffermazione nella lotta per la sopravvivenza, corrisponde nella scala evolutiva al cervello dei mammiferi, specie di quelli più antichi ed è coinvolto nell'elaborazione delle emozioni

LA NEOCORTECCIA
È la sede cerebrale del pensiero razionale e cognitivo, dell’azione pianificata e della previsione; è il cervello più giovane in termini evolutivi ed è esclusivo dei primati.


Ogni persona da un proprio personale “apporto contributivo” a questi tre settori encefalici che rimane costante in età adulta: si tratta della BIOSTRUTTURA INDIVIDUALE.

L’antropologo Rolf W. Schirm, nell’ANALISI BIOSTRUTTURALE ha definito e identificato gli atteggiamenti tipici, i comportamenti e le reazioni, che mostrano una chiara correlazione con i tre settori dell’encefalo.

Da qui si è potuto sviluppare il test formulato con lo scopo di realizzare l’autoanalisi della propria biostruttura (STRUCTOGRAM).

Ognuno attraverso le domande del test trasferisce le sue risposte in forma codificata su un disco mobile colorato e ne ricava il proprio STRUCTOGRAM, la sua personale biostruttura rappresentata in forma grafica.

Lo STRUCTOGRAM offre la chiave per capire se stessi, cioè l’esatta comprensione della propria biostruttura e con essa le sue opportunità, i suoi punti di forza, di debolezza e vulnerablità, i deficit, la sua forma espressiva più efficace e le pratiche più adatte al suo stile individuale.

Invece di generici “codici comportamentali”, la PERSONALITA’ UNICA dell’individuo è messa in primo piano affinché il suo personale potenziale possa essere sfruttato appieno.

Il TRIOGRAM
offre la chiave per capire gli altri.
Si impara a riconoscere la biostruttura altrui e diventare più sensibili rispetto al comportamento del nostro prossimo.
Il TRIOGRAM serve anche ad analizzare i gruppi di lavoro e costruirli in maniera ottimale, attribuendo ai collaboratori compiti e mansioni che ne rispettino lo Structogram, essi opereranno in armonia con la loro biostruttura, ottenendo performance migliori.

LA CHIAVE PER LA VENDITA MIRATA, offre gli strumenti per identificare le ragioni individuali che spingono all’acquisto ed utilizzare le leve motivazionali più appropriate, nell’ottica di un corretto rapporto con il cliente.

Anche il PRODOTTO/SERVIZIO ha una sua “biostruttura” che il partecipante impara a riconoscere e valorizzare

L’Analisi Biostrutturale è stata testata per molti anni in tutte le aree di mercato.

Semplificando, nell’Analisi Biostrutturale si possono distinguere: le STRUTTURE BASE, IMMUTABILI, biogenetiche (date dalla natura) ed i TRATTI della personalità MUTEVOLI ED AMBIENTALI (acquisiti); si è visto inoltre che uno stato di stress emerge se, per un periodo di tempo, una persona “TENTA DI ADDESTRARE SE STESSA” (o si lascia addestrare) ad agire in una determinata maniera, che non coincide con la propria struttura base, lo stesso avviene se, in modo continuativo, è obbligata ad adottare un comportamento che non è coerente alla propria NATURA AUTENTICA (struttura base).

A parte il fatto che essa non riuscirà mai ad apparire convincente, i conseguenti risultati negativi si manifestano con sentimenti di incapacità a fronteggiare le situazioni, rabbia, frustrazione, insoddisfazione e disagio, come pure potranno verificarsi dei disturbi psicosomatici.

L’Analisi Biostrutturale, apporta il suo contributo rendendo riconoscibili quei tratti della personalità che possono in un certo qual modo mutare e mostra come sia possibile ottenere un sviluppo della propria personalità in armonia.
Fonte : Post di Ivan Bianco del gruppo di Facebook :
" VENDITA MIRATA, STRUMENTI X VENDITORI CHE VOGLIONO VENDERE MEGLIO E DI PIU' "

mercoledì 4 marzo 2009

L’Agente Immobiliare adesso va all’Università....

Fiaip Bologna, la federazione che rappresenta oltre 400 agenzie immobiliari attive sul territorio provinciale, lancia il primo corso universitario in Emilia Romagna di perfezionamento in Servizi Giuridici Immobiliari.L’inizio del master è previsto per il mese di settembre 2009 e avrà una durata complessiva di 42 ore.

«Il corso – spiega il presidente Libero Calamosca – è finalizzato all’approfondimento, a livello specialistico, di questioni di rilevante interesse teorico e pratico per la professione di agente immobiliare e mira ad offrire un quadro aggiornato delle più importanti novità legislative in materia.»

L’obiettivo di Fiaip Bologna è di contribuire all’aggiornamento professionale della figura di agente immobiliare, dotandolo di competenze specifiche che gli consentano di spaziare oltre la semplice attività di intermediazione immobiliare fino alle più complesse attività di gestione dei patrimoni immobiliari nonché di finanziamento e consulenza nelle operazioni immobiliari.

«Il ruolo dell’agente immobiliare – sottolinea Calamosca – va via via complicandosi e caricandosi di responsabilità. Per questo il corso universitario diventa uno strumento essenziale per apprendere gli strumenti culturali necessari a soddisfare le attese dei clienti.»

L’iniziativa sarà attuata in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna.Sul tappeto argomenti come: trascrizione del contratto preliminare di vendita immobiliare; criteri di valutazione dell’investimento immobiliare (analisi economica e finanziaria nonché ruolo dell’agente nella stima); casi pratici di mediazione; marketing delle operazioni immobiliari; gestione dei patrimoni; tecniche di finanziamento delle operazioni; fiscalità dei trasferimenti immobiliari.

martedì 3 marzo 2009

Sperling & Kupfer e Bruno Editore per gli Ebook...insieme..

Uno dei maggiori editori italiani sta per fare il suo ingresso nel mondo degli ebook!

Gli esperti di new media concordano nell’indicare il 2009 come l’anno del grande salto per il libro elettronico, anche perchè, spinti dalla crisi economica, i colossi dell’editoria tradizionale iniziano a guardare all’editoria elettronica.

Dopo i timidi tentativi di Mondadori nel 2001, il primo a fare un passo concreto è Sperling & Kupfer, parte del Gruppo Mondadori e una tra le maggiori case editrici italiane per fatturato e per titoli prodotti (con oltre 2.500 titoli in catalogo).


In collaborazione con Bruno Editore, Sperling pubblicherà la versione ebook di due best-seller del settore della formazione professionale/finanziaria:

Ebook Sperling-Bruno Editore

  1. I soldi fanno la felicità Cambia la tua vita e la tua situazione economica per sempre con il Wellness Finanziariodi Alfio Bardolla
  2. L’Arte della RicchezzaSe non sei ricco è perchè nessuno te lo ha ancora insegnatodi Alfio Bardollacon Alessandra Croce


Per Giacomo Bruno “la pubblicazione dei due best-seller è solo il primo passo.

La sfida è vendere migliaia di copie di due libri che hanno già venduto moltissimo nella versione cartacea, a dimostrazione che il formato ebook va in parallelo al libro cartaceo e apre nuovi canali distributivi“.

La pubblicazione dei due best-seller I soldi fanno la felicità e L’Arte della Ricchezza in formato ebook è prevista, in esclusiva su www.BrunoEditore.it, per il giorno 15 aprile 2009.

GLI ARTICOLI SONO INTERESSANTI ?