sabato 31 gennaio 2015

IL VERO SIGNIFICATO DEI GESTI


Se gratto così, vuol dire cosa?


Quante volte ci hanno fatto domande simili?

“Se uno si gratta il gomito, cosa vuol dire?”

“Mi hanno detto che chi si tocca il naso sta mentendo, è vero?”

“Un mio amico mi ha confessato una cosa, ma mentre lo faceva si toccava l’orecchio: stava mentendo?”




Sarebbe molto comodo avere una mappa del corpo con le corrispettive funzioni, tipo naso: bugia, orecchio: onestà, gola: fiducia, occhio: paura.

Purtroppo NON è così! Il nostro corpo ha zone sensibili, zone erogene, punti fragili, giunture, ma a che risulti tutt’ora alla scienza, non esistono punti specifici che abbiano un significato emotivo preciso.

Ma allora perché in Lie to Me capita questo? Probabilmente – buttiamola lì – perché si tratta di una serie tv. O qualcuno pensa che i medici facciano come dr. House o che i poliziotti siano come Stursky e Hutch? No, giusto? E allora Lie to Me?

Come tutti gli esperti di body language siamo grati a questa serie per aver fatto conoscere al mondo tale affascinante disciplina – che esiste da molti anni senza che nessuno ne sappia niente – ma è bene distinguere realtà e fantasia. Non si può e ripetiamo NON si può in nessun modo capire cosa uno pensi solo dal fatto che gratti o meno un punto specifico del corpo.

Quindi, il prurito non indica nulla? Ovvio che indica qualcosa! Nel 90% dei casi significa che c’è un disagio specifico, e se questo non ha cause esterne – pizzichi di insetti, vestiti scomodi, eritemi cutanei e simili – vuol dire che il problema è di tipo psicologico. Questo è ben lungi dal significare una bugia!

Facciamo l’esempio più classico, riportato ovunque da sedicenti esperti: il grattarsi il naso indica una menzogna. Fosse così semplice, saremmo tutti esperti! Di sicuro, se uno alla domanda “Ieri sei andato a ubriacarti?” inizia a sudare, a balbettare, evita lo sguardo, è nervoso e si gratta il naso, qualcosa da nascondere ce l’ha. Ma appunto, occorrono un insieme di segnali per avere una qualche traccia di possibilità per sapere se si mente o meno.

Ci sono poi fantasisti che mappano il corpo: il viso grande tensione, il naso massima, il collo meno, il gomito scarsa, le gambe quasi nessuna. Domanda: e allora se uno sfrega le caviglie non dovrebbe avere alcuna tensione. Ma davvero è così? Gli studi recenti ci dimostrano il contrario. Quindi, come regolarsi?

Non ci sono dubbi che un prurito crescente sia legato a un disagio in aumento, ma questo non vuol dire “bugia” ma appunto tensione emotiva. Può essere benissimo imbarazzo, per dirne una, o paura. Gli studenti sotto esame tendono a grattarsi spesso il viso per un misto di timidezza, paura e tensione generale. Quindi il professore deve pensare che siano tutti bugiardi?

La verità è che non basta MAI un gesto per indicare qualcosa di preciso. Allo stesso tempo, questo è una spia di qualcosa che non va, quindi osservandolo dobbiamo ragionare su cosa sta accadendo.

Grattiamoci il naso e pensiamo ad altro.

Tratto dal sito ; https://provaamentirmi.wordpress.com

domenica 25 gennaio 2015

L'EVENTO FORMATIVO PIU' ATTESO DELL'ANNO

Beatiful Day 2015
Torna l'evento formativo più atteso dell'anno
Show-seminar a sfondo benefico dedicato a chi vuole migliorare la propria vita personale e professionale!

Livio Sgarbi Cara/o Cesare, mi chiamo Livio Sgarbi, sono il presidente di Ekis nonchè ideatore del progetto Beautiful Day.

Sono profondamente orgoglioso e onorato di invitarti a partecipare a quello che, da ormai 10 anni, rappresenta per noi un evento imperdibile per molte ragioni che ti spiegherò proprio all'interno di questa mia lettera.

E' un corso che Ekis offre a titolo completamente GRATUITO (senza quindi percepire un solo euro) una volta all'anno a chiunque sia motivato a migliorare se stesso come individuo, in ambito personale e/o professionale.











» Da zero a dieci: quanto ti soddisfano i risultati che stai ottenendo?
» Da zero a dieci: quanto stai utilizzando le tue reali capacità?
» Da zero a dieci: quanto ti senti in controllo del tuo business e della tua vita?
» Da zero a dieci: quanto vorresti ottenere di più da ciò che fai?
» Da zero a dieci: quanto ti piacerebbe ottenere Successo e Felicità?
» Da zero a dieci: quanto desideri riuscire a realizzare i tuoi obiettivi?
» Da zero a dieci: quanto sei disposto/a ad impegnarti per te stesso/a?

Troppo spesso ci dimentichiamo che noi siamo gli unici veri artefici del nostro destino e della qualità dei risultati che otteniamo, sia nel lavoro che nella vita di tutti i giorni.

Ci dimentichiamo che abbiamo una riserva infinita di risorse interiori e che ne utilizziamo solo una piccolissima parte.

Ci dimentichiamo, che se vogliamo utilizzare al meglio le nostre capacità dobbiamo girare la manopola della nostra forza interiore, della fiducia e del coraggio.

Al Beautiful Day, riceverai strategie, tecniche, ispirazione, esempi, modelli e motivazione per prendere in mano i comandi e assumere il controllo delle tue migliori risorse, allo scopo di permettere alla tua vita e al tuo lavoro di raggiungere livelli di qualità eccellenti.

Non perdere altro tempo, segnati immediatamente questa data in agenda:

Beatiful Day 2015
Ancora una volta, ci siamo impegnati nell'aggregare un team speciale di persone autorevoli e carismatiche in grado di dare enorme valore aggiunto all'evento ed ovviamente ai partecipanti.

ECCO GLI OSPITI DI QUEST'ANNO:



Andrea Grassi
The Revenue Maker

Esperto di dinamiche commerciali ed aziendali. Ha lavorato con grandi multinazionali, piccole e medie imprese, implementando processi commerciali e gestionali di nuova generazione in grado di aumentare non solo i ricavi ma anche i profitti. Autore del libro "Il dente del giudizio" e "Vendita 3.0", Andrea è oggi uno dei più apprezzati trainer in Italia sulle strategie di vendita e performance di business.













Alessandro Mora
Uno dei massimi esperti di Programmazione Neuro Linguistica

Master Trainer direttamente nominato dal co-fondatore Richard Bandler. Fa parte del team internazionale che affianca la NLP society nel lavoro di promozione e insegnamento delle più efficaci strategie per il cambiamento. Co-autore dei libri Coach John e Il diario del benessere, Alessandro è un coach di pregiata fattura nonché un trainer d'eccezione.











Roberto Pesce
Guru italiano dell'Intelligenza Finanziaria.

Ogni anno insegna a migliaia di persone a cambiare il proprio approccio al denaro e alla ricchezza. Ha il dono di rendere facili e fruibili i concetti finanziari che solitamente appaiono ostici alla maggior parte delle persone. Conduce da anni seminari sul trading, e sull'investing.













Ruby Bandiera
Lo "storytelling" in Italia porta il suo nome

Blogger, consulente Web, imprenditore e anche giornalista racconta storie di valore in formato digitale. Insegna Social Media Marketing presso master universitari e aziende ed è il socio fondatore di NetPropaganda s.r.l, un'agenzia che si occupa di creare l'identità di privati ed aziende nel mondo digitale sviluppando il loro business. Autore del libro "Rischi e opportunità del Web 3.0" (edito Flaccovio).











Giangiacomo Schiavi
Scrittore, giornalista e vicedirettore del Corriere della Sera

Grazie ai suoi articoli, nel 2007, vince uno dei massimi riconoscimenti per un giornalista: l'Ambrogino d'Oro. Cura una rubrica sul "Corriere" chiamata "Buone Notizie", da lì è nato il suo ultimo libro. Una raccolta di storie vere di italiani che ce l'hanno fatta o che ce la stanno facendo. Persone in grado di ispirare altre persone a fare altrettanto.











Norbert Lantschner
Conferenziere e Speaker internazionale

E' stato docente Universitario a Roma, Bolzano e Camerino. Ha ideato sistemi energetici degli edifici più altamente ecologici e sostenibili. I suoi progetti sono stati talmente eccellenti e innovativi che l'ONU li ha inseriti all'interno delle 21 azioni concrete da mettere in atto per contrastare il cambiamento climatico. Tra i suoi obiettivi c'è quello di ridurre del 60% i consumi europei, senza rinunciare al benessere.











Andrea Guarducci
Presidente e fondatore di Enegan

Enegan è una società di fornitura di energia che prende gran parte della propria energia da fonti rinnovabili. In brevissimo tempo hanno raggiunto fatturati da capogiro, in un settore dove la concorrenza è spietata. Andrea è un ragazzo giovane e visionario, crede nella crescita sostenibile e nell'investire costantemente non solo nello sviluppare l'azienda, ma anche tutte quelle realtà, locali e nazionali, in grado di dare valore alla collettività. Un imprenditore di nuova generazione.










Giusy Versace
Campionessa di atletica paralimpica

Il 22 agosto del 2005, a causa di un incidente stradale, le sono state amputate entrambe le gambe. I momenti difficili ci sono stati, ma la sua determinazione ha prevalso. Nel 2010, grazie a delle protesi al carbonio, inizia a correre e in 5 anni colleziona 9 titoli Italiani e diversi record nazionali sui 60, 100 e 200 metri. Fonda "Disabili No Limits", una Onlus che raccoglie fondi per aiutare altre persone con amputazioni e disabilità a riottenere una vita normale. Nel 2014, è l'ambasciatrice italiana di "Save The Dream", una manifestazione internazionale svoltasi a Doha per promuovere l'integrazione tra i giovani. Inoltre, sempre nel 2014, partecipa e trionfa a "Ballando con le Stelle".






Linus
Direttore artistico di Radio Deejay

La sua trasmissione radiofonica "Deejay Chiama Italia" è la più ascoltata d'Italia e ha ricevuto tantissimi premi. Linus è uno scrittore (ha all'attivo 4 libri), un manager e un'artista. Inoltre è un grandissimo sportivo: è famosa la sua grande passione per la corsa e soprattutto per la Maratona di New York. Dopo quella del 2012, questa sarà la seconda volta che partecipa come ospite al Beautiful Day.











Richard Romagnoli
Ambasciatore nel mondo dello Yoga della Risata

Una persona eclettica, profonda, capace di conquistarti in pochi minuti con il suo fare deciso e diretto ma delicato al tempo stesso. Vive nel sud dell'India dove ha studiato e approfondito direttamente con il dr. Madan Kataria (fondatore del Loughter Yoga Foundation) le virtù terapeutiche dello Yoga della risata. Autore del libro "Ho imparato a ridere" edito da Eifis.


Ah... ovviamente ci sarò anche io!

Avrò il piacere e l'orgoglio, come sempre, di fare il padrone di casa e di contribuire dando tutto il meglio che posso, per la miglior riuscita dell'evento.

Beatiful Day 2015
Come già detto, quest'anno abbiamo riconfermato la stupenda location degli ultimi 2 anni. Il Teatro Dal Verme in Via San Giovanni sul Muro 2 a Milano.



Bene, a questo punto non mi rimane che parlarti dell'ultima cosa: il contributo economico. Come ti ho spiegato prima, la giornata ha una finalità benefica. Ekis mette il suo lavoro, l'organizzazione, le persone di staff ecc, più un contributo di qualche migliaio di euro che versiamo direttamente alla onlus.

Ai partecipanti, come ogni anno, è richiesto un piccolo contributo (soprattutto se paragonato al valore formativo della giornata). Quest'anno devolveremo il ricavato dell'evento a favore del DYNAMO CAMP.

Dynamo Camp L'Associazione è stata fondata nel 2007 da Fondazione Dynamo, fondazione di venture philantrophy nata nel 2003 da un'idea di Vincenzo Manes che ne è il Presidente. Nell'estate 2007 ha inaugurato il Dynamo Camp, l'unica struttura italiana di Terapia Ricreativa pensata per ospitare minori le cui vite sono compromesse dalla malattia, per attività ludiche e sportive e un'esperienza di svago, divertimento, relazione e socialità in un ambiente naturale e protetto. Dynamo Camp è infatti un camp concepito per bambini affetti da patologie gravi o croniche nel periodo di post ospedalizzazione e/o in fase di remissione dalla cura.

Beatiful Day 2015
Poiché ogni anno ci sono sempre più persone che ci tengono a contribuire alle varie iniziative benefiche che decidiamo di sostenere, versando spontaneamente somme aggiuntive (altamente apprezzate dai beneficiari), abbiamo pensato di incentivare e premiare tale gesto, offrendo in cambio i migliori posti riservati in sala e una serie di benefici che so che apprezzerai.

Ecco la mappa della sala e i posti accessibili attraverso un contributo maggiore:

Beatiful Day 2015
Potrai scegliere il biglietto desiderato su Macrolibrarsi.

Il corso si svolgerà Domenica 1 Febbraio 2015 presso il Teatro dal Verme a Milano (Via San Giovanni sul Muro 2).

domenica 11 gennaio 2015

VIETATO LAMENTARSI E SUPERARE IL VITTIMISMO

VIETATO LAMENTARSI E SUPERARE IL VITTIMISMO



Alcune persone si differiscono dagli altri per avere una caratteristica predominante durante le loro conversazioni: il vittimismo. 

Continuano ad incolpare gli altri, le circostanze, la sfortuna per i loro problemi. A mio parere si tratta di un modo inconsapevole di pretendere attenzione ed affetto.Assumersi la responsabilità per la propria vita è la via d’uscita da quel cerchio.


 FOCALIZZARE LE LAMENTELE


Fare la “vittima” è la caratteristica fondamentale di alcune persone che hanno spesso l’atteggiamento di coloro che si lamentano di tutto e tutti invece di iniziare a sistemare le cose, preferiscono continuare ad essere vittime indifese invece di iniziare ad agire per trovare le soluzioni ai problemi o al loro malessere.

Le “vittime” tendono a pensare che sono gli altri che si comportano male ed andrebbero puniti per ciò che subiscono, sono gli altri la causa per cui la loro vita non funziona. Queste persone sono focalizzate nel vittimismo e le loro lamentele diventano il metodo standard per comunicare e relazionarsi con gli altri.


 IL MECCANISMO INCONSCIO 


Di fronte a queste persone, ci sentiamo molto a disagio, in quanto agiscono come dei vampiri di energie! Sono persone che comunicano sempre il “povero me”, come se non potessero fare mai nulla per cambiare la situazione. Hanno una posizione di opposizione agli altri, perché, secondo loro, di solito sono gli altri che devono cambiare il comportamento.

Molte volte, ci sentiamo in dovere di salvare le “vittime”, perché stanno soffrendo molto. Quindi, il modo più diretto per aiutarle apparentemente, è risolvere i loro problemi o farsi carico della loro vita.

Dall’altra parte, le “vittime” credono di avere il diritto di essere prese in considerazione ed ottenere ciò che vogliono, perché stanno soffrendo molto: spesso piangono e si disperano. Sono convinte che meritano tutta l’attenzione, la cura ed i privilegi a causa della loro sofferenza.

In definitiva, questo comportamento finisce per causare fastidio e stanchezza delle persone intorno a loro e, a loro volta, le fanno diventare più vittime di queste reazioni, lamentandosi ancora di più. Si tratta di un circolo vizioso che si autoalimenta. Questo meccanismo è incoscio e perverso, generalmente se tenti di spiegare ad una “vittima” il suo problema, egli probabilmente negerà tutto.


 SCOPRI CHI SEI 


Il meccanismo del vittimismo ha spesso origine nell’infanzia, probabilmente perché c’era una situazione in cui la persona coinvolta è stata negata di qualcosa: spesso affetto, riconoscimento e considerazione, forse non è stata mai rivestita della propria identità ed autostima.

Di solito sono persone che hanno subito una vera e propria mancanza di affetto e, da questa esperienza hanno sviluppato l’idea che “non valgo abbastanza” oppure “non merito”. Ma nella loro crescita, incentrano la loro attenzione sempre su ciò che non hanno, oppure ciò che hanno perso e la loro mancanza, lamentandosi con gli altri all’esterno.

Questo atteggiamento, piuttosto che ottenere aiuto e sentirsi meglio, impedisce di risolvere la situazione e, allo stesso tempo, non ottenere amore e rispetto di cui hanno bisogno.

Per uscirne da questo schema, bisogna agire sulla responsabilità della nostra vita, che tu lo voglia o no, in questo momento è tutto nelle tue mani e se vogliamo amore, non si può mai pretendere, ma “scoprirlo” e condividerlo proprio quando meno te lo aspetti! Inizia a dare invece di pretendere di avere!

Così, il miglior antidoto per vittimismo è assumere le proprie responsabilità e agire di conseguenza.

Forse ci saranno situazioni di vita difficili, ma ciò che fa la differenza tra rimanere bloccati o crescere è diventare padroni della nostra vita, prendere in mano il nostro destino, avere il giusto atteggiamento di fronte alle difficoltà. Possiamo interpretare il “vittimismo” come una forza esterna, senza alcuna possibilità di intervento da parte nostra, oppure come un’opportunità per imparare qualcosa su noi stessi e il mondo.


  CAMBIARE PROSPETTIVA 


La “vittima” è riconosciuta come una persona difficile, in quanto è un individuo che ha pensieri negativi per lungo tempo, e un cambiamento radicale di prospettiva è necessario. Così, un passo positivo ed ottimistico è necessario per trovare la giusta evoluzione.



 RICONOSCERE I SINTOMI 

Sappiamo che chi si comporta in modo “vittimistico” utilizza la maggior parte delle conversazioni intorno all’accusa: c’è sempre la colpa di qualcuno ed è per quello che fanno gli altri, si pensa che non è possibile fare nulla per cambiare la situazione, si crede che l’unica soluzione al problema è che gli altri cambiano, si nota che cosa si manca e mai cosa si ha o si possiede, praticamente, si vede il bicchiere sempre mezzo vuoto, non mezzo pieno.


 IMPARARE A VEDERE IL POSITIVO 


Se ti concentri su ciò che non hai e non ottieni dalla vita, su tutte quelle azioni che gli altri non si compiono, è probabile finirai per sentirti infelice e miserabile.

 E LA TUA FELICITA' ? 


Scrivi una lista delle tue abilità per ottenere ciò che vorresti, ciò che in qualche modo ti rende felice.

Accusare gli altri e lamentarsi, ti lascia in uno stato di passività, provocandoti l’incapacità di agire. Se responsabilizzi te stesso, il tuo corpo, la tua mente e il tuo mondo, vedrai che non c’è tempo e spazio per le lamentele, in quanto le energie necessarie ti serviranno per fare!

Quando la vita ci ha trattato male, abbiamo sofferto, crediamo di avere il diritto di meritare più attenzione di altri. Questo atteggiamento può diventare pretenzioso e ferire gli altri per ottenere ciò che vogliamo, basandoci sulle aspettative verso gli altri. In tal caso, senza rendercene conto, siamo in grado di comportarci allo stesso modo con chiunque ci abbia causato dolore, stabilendo la dura “legge dell’occhio per occhio, dente per dente!”

In definitiva, il perdurare di questo atteggiamento ci allontenerà dalla responsabilità della nostra vita, che è l’unica strada per la crescita personale.


DEFINIRE COSA VUOI 


Incontrando centinaia di persone, posso dire che la maggior parte della gente, impiega il proprio tempo analizzando ciò che non vuole rispetto a ciò che piace e desidera.

Se sei anche tu orientato a vedere ciò che non vuoi dalla vita, fai uno sforzo per definire te stesso: definisci le cose che ti piacciono e che cosa vuoi per la tua vita.

Scrivi su una pagina come vorresti la tua vita, impegnati a scrivere e registrare caratteristiche positive e non soltanto cose negative.


L'AZIONE


Una volta che sai quello che vuoi dalla tua vita, esegui le azioni necessarie per ottenere quello che vuoi. Sicuramente troverai mille ragioni per cui sarebbe meglio non fare nulla e rimanere fermi, ma non avrai crescita in questo modo, perché ricordati che “tutto ciò che non cresce, muore”.


Tratto dal sito : http://www.crescita-personale.org/

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