mercoledì 31 dicembre 2014

TRA POCHE ORE CI PREPARIAMO A SALUTARE IL 2014 E AD ACCOGLIERE IL NUOVO ANNO

Tra poche ore ci prepareremo a salutare questo 2014 e ad accogliere il nuovo anno.

Quante cose sono successe, quante persone abbiamo incontrato e quante abbiamo perso.

Siamo cresciuti, siamo cambiati, inevitabilmente. Questa parte dell’anno è quella dei bilanci, in cui pensiamo ai risultati che abbiamo raggiunto, a quanta strada abbiamo fatto e alle persone che hanno viaggiato con noi.

Le domande sono uno strumento molto efficace per stimolare la riflessione e darci nuovi spunti.

Ecco allora 10 domande tratte dal libro Il Potere delle Domande per chiudere l’anno in bellezza e iniziare il 2015 con una carica in più!

1. Per cosa sei grata/o?

Quali sono le lezioni che hai imparato quest’anno?

La gratitudine è la polverina magica che rende bella e felice la vita. Passa con la lente di ingrandimento quest’anno, fai una lista delle cose per cui sei grata/o (anche quelle più piccole, non tralasciare niente) e riempi il tuo cuore di gioia!

2. Che cosa hai fatto per la tua crescita personale?

In che direzione sei cresciuta/o quest’anno? Cosa hai fatto per la tua crescita personale? Quali esperienze ti hanno aiutato ad evolvere? In che modo hai fatto la differenza?

3. Come e che cosa puoi imparare dai tuoi errori?

Se guardando l’anno che si sta per concludere, ti rendi conto di aver fatto degli errori, rallegrati: significa che hai fatto dei tentativi per cambiare le cose!
Quando proviamo a fare cose nuove, cadere e commettere degli errori è inevitabile e necessario. Sono proprio gli errori a farci capire che cosa può essere cambiato e migliorato. È solo quando ci permettiamo di non essere perfetti, di fallire, provare e riprovare che possiamo evolvere e migliorare.

4. Quali risultati piccoli o grandi puoi celebrare?

Molti di noi, si saranno posti degli obiettivi nel corso dell’anno. È ora il momento di festeggiare i risultati che abbiamo raggiunto. 

Magari non siamo riusciti a realizzare completamente ciò che ci eravamo prefissi di fare, non importa. Celebrare anche i piccoli traguardi ci dà la motivazione per proseguire sulla nostra strada!

5. Di cosa sei orgogliosa/o della tua vita?

Imparare a onorare ciò che funziona nella nostra vita ci aiuta a smettere di focalizzarci solo su ciò che non va e ci dona energia e vitalità. 

Come riuscirai a mantenere l’impegno verso i tuoi obiettivi fino alla fine se non ti fermi a riconoscere i tuoi successi?

6. Cosa hai fatto per gli altri?

Che cosa hai fatto per la felicità e il benessere della tua famiglia e dei tuoi amici? 

Qual è stato il tuo impatto sulla tua comunità?

7. Cosa vuoi lasciare andare?

Che cosa vuoi lasciare andare di questo 2014? 

Di quali abitudini poco funzionali, paure, situazioni, persone, comportamenti tossici vuoi fare a meno nel prossimo anno?

8. Che cosa o chi vuoi per-donare?

Il per-dono è un grande dono che facciamo prima di tutto a noi stessi. Significa lasciare andare il fardello emotivo che ci fa viaggiare con fatica. È solo quando lasciamo andare il passato che possiamo muoverci verso il nuovo.

Fermati per un istante e pensa a chi o cosa vuoi perdonare, compresa/o te stessa/o. Manda amore a quella persona o quella situazione. Concediti il permesso di andare verso la libertà!

9. Che cosa avresti bisogno di pensare e di credere per affrontare al meglio le situazioni della vita?

La vita è sempre generosa presentandoci costantemente nuove sfide e lezioni da apprendere.

Anche quest’anno avrai affrontato tante situazioni difficili. 

Molte volte, non possiamo cambiare le situazioni della vita, ma possiamo sempre scegliere come reagire, usando la nostra zona di potere, di cui parlo più approfonditamente in Tutta un’Altra Vita

Che cosa avresti bisogno di pensare e di credere per affrontare al meglio le situazioni della vita?

10. Che cosa vale la pena di iniziare oggi?

Ora che hai fatto il punto della situazione sul 2014, chiediti: cosa vale la pena di iniziare oggi?

È adesso che puoi prendere le decisioni per cambiare il tuo futuro. Non aspettare, passa all’azione, adesso!

A tutti voi, buon 2015! 

Che sia un anno pieno di amore, pace e serenità!

Tratto : http://www.blessyou.me/blog/

venerdì 26 dicembre 2014

PARLARE IN PUBBLICO CON LA GIUSTA POSTURA TRASMETTE SICUREZZA


Parlare in Pubblico 
con la giusta Postura 
Trasmette Sicurezza 


Hai mai visto un oratore ciondolare da un piede all’altro in continuazione? 

Stare su di un piede solo o assumere una postura sbilanciata? 

Cosa ti trasmette: sicurezza? Certo che no, forse il contrario: insicurezza, mancanza di tranquillità.


Quindi la postura è fondamentale per trasmettere sicurezza agli altri e a te stesso. 

Quando ti trovi nella giusta postura, il tuo corpo, il tuo cervello riconoscono in essa una situazione di sicurezza, quindi trasmetti sicurezza a te stesso.




Una tecnica molto efficace per la postura è la centratura. 

La centratura consiste nel focalizzare la propria attenzione sul baricentro del corpo, ovvero nella zona subito sotto l’ombelico.

Se focalizzi la tua attenzione sul baricentro del corpo e adotti una postura equilibrata e simmetrica, trasmetti maggiore sicurezza al tuo pubblico.

Ma trasmetti sicurezza anche a te stesso perché la postura è legata alla fisiologia e alle emozioni. 

Quindi quando ti troverai davanti a un pubblico non solo dovrai assumere la giusta posizione, ma se, in un dato momento, ti sentirai sopraffatto dallo stress, dovrai portare l’attenzione sul baricentro. 

Ti accorgerai di recuperare lucidità, sentirai una nuova forza e una nuova energia tali che sarai in grado di trasmetterla anche agli altri.

Una valida alternativa all’esercizio di centratura è il grounding, letteralmente, “andare a terra”. 

In questo caso devi immaginare che lunghe radici spuntino dai tuoi piedi e che penetrino profondamente nel terreno saldandoti ad esso. 

Si tratta di strategie utilizzate dagli orientali per la meditazione e le arti marziali. Se provassi a spostarli mentre sono in stato di concentrazione saresti destinato a fallire, non ci riusciresti. È la concentrazione mentale a fare la differenza, non la postura.

Abbiamo detto che il corpo deve essere in posizione simmetrica, ma i piedi? 

Quale postura è meglio adottare? Leggermente aperti a includere le persone che hai di fronte. 

Quindi, pensa, anche con i piedi puoi trasmettere qualcosa alle persone che hai di fronte. Attraverso i tuoi piedi, quindi attraverso il tuo non verbale, comunicherai qualcosa di importante.

Quindi ricorda di stare equilibrato, simmetrico e ben centrato, e pensa che non è solo la postura ma soprattutto l’atteggiamento mentale che conta. Quindi porta il focus, l’attenzione, sul baricentro. Vedrai che in questo modo ti sentirai meglio anche tu.

Vuoi affinare queste tecniche e conoscerne molte altre per migliorare le tue capacità oratorie? 

Vuoi vincere la paura di parlare in pubblico? 

Vuoi acquistare sicurezza, tranquillità e fiducia in te stesso?

Scarica il report gratuito “8 Passi per un Discorso Efficace”

Scoprirai come preparare uno schema semplice, ma efficace che ti permetterà di parlare in pubblico con sicurezza, vincere la paura e affinare le tue qualità oratorie.

Tratto dal sito ; http://www.lacomunicazioneefficace.eu/

sabato 13 dicembre 2014

3 DOMANDE PER CONOSCERE IL TUO PUBBLICO



3 Domande per Conoscere il tuo Pubblico


Quante volte ti è capitato di trovarti a parlare in pubblico per spiegare, insegnare o semplicemente proporre qualcosa di nuovo ai tuoi collaboratori o ai tuoi clienti potenziali o acquisiti? 

Come ti sei sentito in quella circostanza? 

Quali erano le tue aspettative, i timori e soprattutto i risultati che hai ottenuto? 

C’è qualcosa che avresti voluto fare diversamente? 

Conoscere in anticipo le tue aspettative, ma soprattutto le aspettative del tuo pubblico, può aiutarti a razionalizzare e strutturare al meglio i tuoi interventi pubblici.


Infatti, il primo passo per sviluppare una presentazione efficace è capire bene chi sono i destinatari e quali sono le loro richieste, bisogni o aspettative. 

Puoi anche creare e sviluppare un discorso eccellente, ma se lo rivolgi ad un pubblico non interessato verrà percepito come non adatto e poco utile.




Per questo voglio condividere con te 3 domande di partenza che devi assolutamente farti per inquadrare il tuo pubblico. 

Prima di preparare il tuo intervento chiediti:
  • Chi sono i destinatari della mia sessione?
  • Cosa si aspettano i partecipanti da me?
  • Cosa mi aspetto io dai partecipanti?
Per continuare a leggere clicca sul link :

Tratto dal blog
: http://www.lacomunicazioneefficace.eu/blog/3-domande-per-conoscere-il-tuo-pubblico/

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